L’infanzia italiana di Kobe Bryant diventerà una docufiction: è il progetto della casa di produzione Indigo Film, che prossimamente inizierà le riprese nella zona di Reggio Emilia, dove il campione Nba era cresciuto. La storia è nota: Kobe visse in Italia dai 6 ai 13 anni, seguendo il padre Joe “Jelly Bean” Bryant che giocava a basket in serie A. Dal 1989 al 1991 il padre giocò a Reggio Emilia e quelli sono stati gli anni che Kobe nella sua vita ha raccontato spesso con maggiore piacere: gli amici, le gite in provincia, la scuola e perfino quel maldestro pronostico della professoressa che gli disse che non avrebbe avuto una grande carriera nel basket.
Campione e leggenda
Vent’anni di Nba con la maglia dei Los Angeles Lakers, cinque anelli di campione Nba vinti e due ori olimpici lo hanno incoronato come uno dei campioni più vincenti della storia, poi quattro anni dopo il ritiro è arrivato il drammatico incidente in elicottero del 26 gennaio 2020 dove il “Black Mamba” perse la vita insieme alla figlia Gianna Maria di tredici anni e ad altre sette persone. “Se uno come me, cresciuto qui, si è affermato come uno dei maggiori campioni Nba allora tutto è possibile”, raccontò ai cronisti reggiani durante uno dei suoi ritorni in città a fine carriera, sempre salutati da bagni di folla. Kobe amava l’Italia e aveva un profondo legame con Reggio Emilia, che ha dedicato una piazza proprio a Kobe e alla figlia Gianna vicino al PalaBigi: Indigo Film racconterà proprio quel rapporto e la vita reggiana del piccolo Bryant, che tra un giro in bicicletta con gli amici, un gelato e i tiri a canestro con la maglia delle giovanili della Pallacanestro Reggiana ha iniziato a costruire la “Mamba Mentality” che lo ha reso una leggenda mondiale.