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Analisi del Gran Premio di Abu Dhabi, Formula 1: ultimo capitolo della corsa a tre per il titolo (7 dicembre 2025)

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Copyright (c) 2025 Jay Hirano/Shutterstock.

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L’ultima vittoria di Verstappen ha riaperto, ancor di più, la corsa al titolo di Formula 1. Alle 14.00 italiane di domenica 7 dicembre, sapremo finalmente chi sarà campione, con il Circus che approda a Yas Marina per Gran Premio di Abu Dhabi. Le combinazioni per vincere non sono illimitate, ma lasciano comunque uno spiraglio di speranza a ognuno dei tre piloti.

Come si risolverà questa stagione automobilistica?

A poco sono servite in Qatar le pole position di Piastri in pole e in gara lunga, ora la classifica piloti vede Norris ancora capolista con 408 punti, Verstappen secondo con 396 e Piastri a 392. Uno scenario con distanze brevissime, con i tre contendenti a sette vittorie ciascuno. Cosa dovranno fare i piloti Papaya per assicurarsi un titolo che sembrava palese ma che invece ora sfuma sorprendentemente a ogni Gran Premio?

Le condizioni più ovvie affinché Lando Norris si laurei campione del mondo prevedono: un suo podio (in qualsiasi posizione) a prescindere dal risultato nel giro veloce; un quarto o quinto posto con Verstappen senza vittoria oppure un sesto posto in cui né Piastri né Verstappen dovrebbero vincere. Per Verstappen, invece, si concretizzerebbe il quinto titolo in caso di vittoria e Norris raggiungesse il quarto posto (o un risultato peggiore); con la seconda piazza e le Papaya al di sotto del settimo posto, oppure sul gradino più basso del podio e Norris al di sotto del nono posto e Piastri non vincente.

È incredibile che ora sia Piastri ad avere meno possibilità di vincere: proprio lui, che era stato un po’ a sorpresa la stella della squadra di Woking e che ora staziona al terzo posto della classifica piloti dopo il colpo di coda dell’Olandese Volante.

Oltre alla corsa al titolo, uno degli argomenti più scottanti in area Formula 1 è stato il presunto favoritismo di Kimi Antonelli nei confronti di Lando Norris, che Red Bull ha poi denunciato aspramente attraverso le voci di Helmut Marko e Giampiero Lambiase. I due avrebbero accusato Antonelli di aver lasciato passare avanti Norris in Qatar, consentendo così all’inglese di allungare il distacco con Verstappen e cedendo – de facto – il titolo. I rimproveri sono parsi da subito esagerati ed esacerbati poi dalla community online dei fan dei Torelli Rossi, arrivando anche a minacce di morte e pesantissime accuse nei confronti di colui che, alla fine dei conti, è un rookie e, pertanto, passibile di errori da inesperienza.

Sia la FIA che Red Bull, comunque, hanno preso le difese del giovanissimo Antonelli, condannando ogni episodio d’odio e rimarcando come nessuno (tantomeno un ragazzino di diciannove anni) meriti tali parole e atteggiamenti in un contesto di sport e correttezza.

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