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Calcio e progetti solidali ne "L'Angolo di Pupi" con Javier Zanetti e Fondazione PUPI

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Siamo pronti per un nuovo appuntamento con "L'Angolo di Pupi", la rubrica del nostro blog in qualità di Media Supporter della Fondazione P.U.P.I. Tornano puntuali le nostre chiacchierate con Javier Zanetti, fondatore insieme alla moglie Paula de la Fuente dell'organizzazione che opera a favore dei bambini e dei ragazzi in difficoltà con numerose iniziative tra Argentina e Italia. In questa puntata ci incentriamo sui progetti che riguardano lo sviluppo fisico dei più piccoli, senza dimenticare le riflessioni sul calcio italiano e sul campionato argentino!

Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato, soprattutto nei primi tempi, per attivare i progetti che avevi in mente?

Sicuramente le maggiori criticità erano dovute alla forte richiesta, c'erano tantissime situazioni di minori in difficoltà che richiedevano un pronto intervento. Eravamo coscienti di non poter cambiare la realtà di tanti bambini ma volevamo affrontare una sfida molto importante con grande senso di responsabilità. Con il tempo ci siamo rafforzati anche grazie alla disponibilità di molte persone che ci hanno permesso di ampliare la portata dei progetti e di gestire e aiutare un numero sempre più grande di casi difficili.

La Fondazione PUPI agisce con progetti capillari in Argentina così come nel nostro Paese. Puoi parlarci del nuovo impegno della Fondazione “Nuovi Spazi di Apprendimento” legato alla costruzione di un Centro di Formazione e di Mestieri?

E' un progetto molto bello, vicino alla nostra sede, in cui ci sono a disposizione ampi spazi all'interno di un grande centro sportivo. I bambini hanno la possibilità di svolgere numerose attività di rientro dalla scuola e dopo la mensa, legate non solo al calcio ma anche ad altri sport. Credo che sia un progetto unico sul territorio.

La Fondazione si impegna anche a diffondere stili di vita più corretti fin dall'infanzia, come alimentazione e sport, per contrastare l’insorgere di malattie croniche o patologie connesse alla sedentarietà.

Quando abbiamo iniziato l'attività della Fondazione, erano coinvolti bambini dai 3 anni ma ci siamo accorti che molti avevano importanti ritardi fisici perchè non erano stati seguiti nel periodo più essenziale per la crescita. Per questo è stato ideato il progetto "Mama amor" che si prende cura delle mamme sin dalla gravidanza e che le accompagna sin dalla nascita per aiutarle a contribuire allo sviluppo fisico del bambino.

Trovi che ancora si faccia poco per insegnare ai più piccoli a crescere in modo sano?

Sicuramente si potrebbe fare molto. Secondo il mio punto di vista di ex calciatore e ora dirigente, credo che la potenza di uno sport come il calcio, che è una cassa di risonanza magnifica, potrebbe contribuire a mettere in luce questi principi così importanti.

Di recente si è svolta la quarta edizione della Winners Cup, il grande torneo in cui si sono affrontati 250 ragazzi che hanno vissuto la diagnosi e le cure per un tumore. Nei momenti difficili che hai vissuto nella tua vita, che ruolo ha avuto il calcio per darti la forza di reagire?

La Winners Cup è un torneo organizzato dall'Inter e giunto al quarto anno, vi partecipano squadre da tutto il mondo. E' una manifestazione molto forte a livello di sensibilizzazione, ritengo che con questo progetto possiamo dare un sostegno a questi giovani che hanno bisogno di essere accompagnati. Personalmente il calcio mi ha aiutato tantissimo e mi ha insegnato quali sono i veri valori.

Continuiamo a parlare di calcio ma della stagione che sta per finire. Qual è la formazione di Serie A che ti ha impressionato di più?

Bisogna fare un grandissimo applauso al Napoli per aver disputato fin dall'inizio un suo campionato incredibile. E' un gruppo che voleva essere protagonista in questa stagione e lo ha dimostrato in ogni singola partita, complimenti a loro per aver conquistato con pieno merito il titolo. Parlando di sorprese, sono contento per il Bologna e per Thiago Motta, che è stato un mio compagno. Conosco le sue grandi qualità come uomo e quanto può insegnare ai suoi ragazzi, il modo di giocare del Bologna rispecchia pienamente ciò che lui interpretava come giocatore.

Il calcio italiano è salito alla ribalta europea con tre finaliste nelle tre competizioni europee. Dopo un periodo difficile, secondo te il nostro movimento può tornare ad essere il migliore d'Europa?

Speriamo che sia un punto di partenza affinchè il calcio italiano torni ai livelli che gli compete. Il fatto che tre club siano arrivati nelle tre finali europee è molto importante ma bisogna mantenere questo trend e dargli continuità. Sappiamo che c'è ancora tanto da lavorare rispetto alla Premier League e alla Bundesliga ma già il fatto che sia tornata ad alti livelli è un passo fondamentale.

A metà giugno si svolgeranno le Final Four della Nations League: l'Italia, per la seconda volta presente, affronterà la Spagna mentre dall'altra parte si giocano la finale Olanda e Croazia. Quale pensi che sarà la nazione vincente e per quale motivo?

Mi auguro che l'Italia trovi la forza di ripartire conoscendo anche la forza del ct Mancini, ci sarà un gruppo di tanti giovani che possono dare molto al futuro della Nazionale. Spero che questa competizione sia un punto per ritrovarsi e per iniziare un nuovo cammino. Non so se l'Italia potrà arrivare in finale perchè affronta una Spagna che è rodata, giocando da molto tempo insieme; dall'altra parte Olanda e Croazia sono squadre molto esperte. Credo che alle fasi finali potranno arrivare la Spagna e l'Olanda.

Parliamo della Primera Division argentina, in pieno corso: il Boca Juniors è in difficoltà mentre il River Plate - che ha vinto un infuocato Superclasico - si mantiene in vetta distanziando il San Lorenzo. Secondo te il campionato è già deciso o potrà esserci qualche ribaltone?

Fino a questo momento il River Plate si sta ben comportando con il nuovo allenatore Demichelis, che sta facendo un ottimo lavoro in panchina dopo tanti anni di Marcelo Gallardo alla guida del club. Ha cinque punti di vantaggio sul San Lorenzo che è una squadra molto forte. Il Boca è un po' indietro in questa stagione anche se ha vinto le ultime partite. Non credo che però ci saranno grandi scossoni e penso che questo campionato lo vincerà il River.