Alla vigilia della Supercoppa contro il Wolfsburg, il tecnico catalano getta ombre sul suo futuro: “Tre anni in una squadra sono tanti e io non so sono il meglio per il Bayern. Non ho ancora preso una decisione”
Altro che formazione anti Wolfsburg. Nella conferenza stampa di presentazione della sfida di Supercoppa di Germania in programma questa sera, Pep Guardiola spiazza tutti e torna a parlare del suo futuro, ma per la prima volta apre a un addio. Il tecnico ha ancora un anno di contratto, da mesi lui e la dirigenza vanno ripetendo che non c’è fretta e che un accordo per il rinnovo si troverà. Ora però sembra che il primo a non voler prolungare sia proprio l’ex Barcellona. “Sono grato di essere qui al Bayern, in Germania – ha esordito Guardiola – Ma non ho ancora deciso. Non so ancora se sono o meno il meglio per questa squadra e io voglio solo il meglio per il Bayern”, le parole del tecnico in risposta a una domanda sul possibile rinnovo di contratto.
Contratto in scadenza il 30 giugno 2016. Il numero uno del club Rummenigge desidera sicurezza nella pianificazione e ha già fatto sapere che nella seconda metà dell’anno si incontrerà con Guardiola. E il tecnico che fa? Lascia intendere di aver bisogno di più tempo per decidere. “Voglio il meglio per la squadra – ha ripetuto – Un anno è un tempo lungo, tre anni ancora di più. Dipende dalle mie sensazioni e da quelle dei giocatori, da molti fattori”. Guardiola ha imparato che il raggiungimento della semifinale di Champions: “Forse la squadra non sarebbe contenta se io accettassi. Non sarò mai un problema per il Bayern. Quando avrò preso una decisione, la comunicherò a Rummenigge, Hoeneß e Sammer”.
Quindi la secca risposta alle voci riportate dai giornali secondo cui il tecnico avrebbe già un accordo con il Manchester City: “Non ho alcuna offerta da nessun club del mondo!” tuona Pep. Finale con stoccata all’ex capitano Stefan Effenberg, che in una recente intervista ha dichiarato di che Guardiola non avrebbe prolungato con il Bayern: “Forse questa leggenda del Bayern ne sa più di me. Lo chiamerò. Cosa ho in mente per il futuro? Lo sa lui, no?”