Eto’o dà speranza alla Samp, la Fiorentina è già in Europa, bomber Toni rimonta il Parma
Solo 1-1 tra Chievo ed Atalanta, il Cagliari si aggiudica lo scontro tra retrocesse con il Cesena, l’Udinese si lascia male con il Friuli: fischi per il ko con il Sassuolo
La Fiorentina conquista con un turno d’anticipo un posto in Europa League. I tre punti guadagnati al Barbera permettono ai viola di essere matematicamente iscritti alla prossima competizione europea. Con il Palermo termina 3-2 in favore della squadra di Montella, che va a meno 2 punti dal Napoli. Decisiva la rete di Marcos Alonso a poco più di dieci minuti dalla fine, dopo che i rosanero avevano per ben due volte raggiunto il pareggio, prima con Jajalo e poi con Rigoni, in risposta ai gol di Ilicic (che segna, ma non esulta contro la sua ex squadra) e Gilardino nel primo tempo. E’ stato il giorno dell’addio di Dybala, che si congeda senza gol e vola a Torino dalla Juventus.
La Sampdoria conserva qualche speranza di andare in Europa League grazie ad Eto’o, che evita in extremis la sconfitta contro l’Empoli, rispondendo al gol di Pucciarelli, e alle carte mancanti per il Genoa: se la licenza Uefa non dovesse arrivare, i blucerchiati sarebbero – ad oggi – i prescelti per sostituire i rossoblu. Il Verona deve invece ringraziare il bomber Toni per il 2-2 in rimonta sul Parma, nel giorno in cui il Tardini ha salutato la Serie A. Il capocannoniere del campionato ha rovinato un po’ la festa, ma i gialloblu retrocedono a testa alta. A Nocerino e Varela risponde lui, un immenso Luca Toni (doppietta).
Scendono a braccetto Cesena e Cagliari, ma nello scontro diretto a vincere sono i sardi, di misura: 1-0 firmato da Sau a tempo scaduto. Solo 1-1 tra Chievo ed Atalanta: al sigillo di Gomez ad inizio ripresa (anche una traversa nel primo tempo) risponde nel finale un guizzo del neo entrato Pellissier. L’Udinese si lascia male con il Friuli: terza sconfitta consecutiva per mano del Sassuolo. Traversa di Danilo nel primo tempo, nella ripresa decisivo il gran destro dalla distanza di Magnanelli. Nel finale espulso Guilherme per doppia ammonizione e giù fischi per i bianconeri di uno Stramaccioni sempre più in bilico.