Il tecnico spiega le ragioni della sua candidatura alle regionali di settembre con la lista degli indipendentisti catalani: “Me l’hanno proposto e ho accettato. Tutto quello che facciamo nella vita è politica”
Aveva suscitato un certo scalpore la notizia della candidatura di Pep Guardiola alle elezioni regionali in programma in Sapgna a settembre nella lista dei fronte separatista catalano: davvero l’allenatore del Bayern stava pensando a un ingresso in politica? Avrebbe eventualmente accettato un seggio in Parlamento o si trattava solo di un’operazione di propaganda? Ieri è stato lo stesso Guardiola a chiarire la questione. Impegnato in Cina con la tournée del suo Bayern, stretto fra le critiche per la cessione di Schweinsteiger, le perplessità per quella eventuale di Götze (per non parlare di Müller), il tecnico ha confermato la sua presenza nella lista “Junts pel sì” che riunisce i movimenti separatisti catalani CDC e ERC: “Tutto quello che facciamo nella nostra vita è sempre politica – ha detto Guardiola – Perché non posso difendere la mia opinione? Quanta più gente andrà a votare, meglio sarà per la Catalogna, per la Spagna e per l’Europa. In fondo i due partiti sono istituzioni forti. Loro me lo hanno proposto e io ho detto di sì”.
Così la conferma della notizia pubblicata due giorni fa da El Pais. Pep Guardiola farà parte della lista unitaria di Convergencia y Esquerra per le elezioni catalane del prossimo 27 settembre, come confermato anche dall’eurodeputato Ramon Tremosa del CIU. Guardiola andrà all‘ultimo posto della lista, in quello che considera un gesto simbolico di appoggio al processo separatista, anche se in nessun caso vuole essere deputato in Parlamento.