Il Parma ferma il Napoli, Hernanes fa piangere la Lazio. Il Cesena retrocede nel derby
Il Sassuolo è salvo, l’Atalanta quasi. L’Inter resta aggrappata al treno per l’Europa. Fiorentina quinta grazie al 3-2 con l’Empoli, poker della Samp a Udine
Giornata a rallentatore per le squadre in corsa per la Champions. Dopo il passo falso della Roma a Milano, anche la Lazio perde, in casa con l’Inter, e il Napoli si fa fermare sul 2-2 dal Parma retrocesso e fallito. In B ci andrà matematicamente pure il Cesena dopo il ko inflitto in rimonta dal Sassuolo in un derby da dimenticare per i bianconeri. Chievo e Verona hanno pareggiato per la prima volta in Serie A: l’anticipo della domenica finisce 2-2. Per poco Botta non è riuscito a cambiare il risultato del derby veronese al 91′: questione di millimetri e sarebbe stato gol. Al Bentegodi la gara si decide tutta nel primo tempo: vantaggio di Paloschi, rimonta di Gomez e Toni (che poi centra una traversa) e definitivo pari di Pellissier. Di tutt’altro valore il derby romagnolo, che ha condannato alla B il Cesena. Non è bastato un grande primo tempo e un Brienza formato Messi per riuscire a battere il Sassuolo. La prima frazione si chiude sul 2-0 per la squadra di Di Carlo, gol di Defrel e – appunto – Brienza, che fa sedere Peluso come aveva fatto la Pulce con Boateng. Nella ripresa cambia tutto, il Sassuolo segna tre gol con Zaza, Taider e Missiroli e finisce 3-2. Salvezza matematica per gli uomini di Di Francesco.
Deve ancora faticare un po’ l’Atalanta per arrivare allo stesso traguardo, ma a Palermo ha fatto un bel passo avanti, conquistando tre punti che la tengono a +8 sul Cagliari terzultimo. I rosanero giocano senza Dybala, come richiesto da Zamparini che già pensa al mercato, e mettono in fila il quarto risultato negativo consecutivo. Baselli sblocca la gara, fredda Ujkani con un preciso diagonale rasoterra, Andelkovic fa autogol gelando il Barbera, ma Vazquez riapre la partita. Nella ripresa Gomez fa il tris, Rigoni al 68′ trova il 3-2 e alla fine risulta decisivo il rigore fallito da Belotti. La Fiorentina vince soffrendo contro l’Empoli: al Castellani va in scena uno scoppiettante 3-2 per la squadra di Montella. Vantaggio immediato di Ilicic, risponde Saponara, poi Salah e ancora Ilicic riportano i viola in avanti. A nulla vale la rete nel finale di Mchedlidze. La Fiorentina sale a quota 55 in classifica, è quinta e in piena corsa per l’Europa League.
La Sampdoria le tiene testa, rivede la vittoria ed è a -1 dai viola. Mihajlovic espugna con un netto 4-1 il Friuli. Protagonista Soriano, che segna un gol per tempo e fa felici i blucerchiati. Nella ripresa le squadre centrano un palo a testa, un gol viene annullato e ne arrivano altri quattro regolari. Il 3-0, che chiude di fatto la partita, lo segna Acquah. Di Natale si consola con la rete numero 207 su rigore. Il Napoli perde una ghiotta occasione di avvicinarsi al terzo posto, non va oltre il 2-2 sul campo del Parma: a Palladino risponde Gabbiadini, a Jorquera Mertens. A fare notizia, però, è più che altro la piccola rissa che si è accesa al fischio finale, con un Higuain nervosissimo che se la prende con Mirante: “Gli ho dato un buffetto – ha spiegato il portiere a Sky – per salutarlo, un gesto normale in campo, lui è impazzito…“. Più duro Donadoni: “Non raccontiamoci fandonie. Higuain ha chiaramente preso in giro Mirante. Gli ha detto: ‘Sei già in Serie B, che vuoi?’. È una cosa che fa schifo. Evidentemente voleva gli regalassimo la partita. Se la mentalità è questa, tanto vale ci facessero perdere a tavolino tutte le partite. Ma se andiamo in campo, facciamo la nostra gara sempre e contro chiunque“. Non fa una piega.
I tweet di chiarimento del Napoli:
Tutte le proteste di fine partita erano rivolte esclusivamente alle continue perdite di tempo (continua)
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) 10 Maggio 2015
Nessuna di queste proteste riguardava l’impegno del Parma che è stato ovviamente encomiabile. — Official SSC Napoli (@sscnapoli) 10 Maggio 2015
A far piangere La Lazio ci ha pensato l’ex di turno Hernanes, autore di una doppietta con doppia esultanza e dedica a Lotito. I biancocelesti falliscono il sorpasso ai danni della Roma e rimangono al terzo posto. L’Inter invece si tiene aggrappata al treno per l’Europa, conservando qualche speranza di entrarci. I nerazzurri hanno avuto parecchie difficoltà all’Olimpico, nonostante la Lazio si fosse ritrovata a giocare in nove uomini per le espulsioni di Mauricio prima e di Marchetti poi. Icardi si è fatto parare dal subentrato Berisha un rigore importantissimo e per salvarlo è intervenuto Hernanes con la solita regola dell’ex. Gli uomini di Pioli erano andati in vantaggio per primi con Candreva, ma dopo il primo rosso la gara è cambiata e l’Inter è riuscita a ribaltarla, pur sbagliando tanto.