Ibrahimovic lotta, segna e si fa male nel 2-1 svedese alla Danimarca, che rimanda il verdetto alla gara di ritorno. Yarmolenko trascina gli ucraini nel 2-0 sulla Slovenia. Stasera il secondo atto di Ungheria-Norvegia
Non basta un Inrahimovic più guerriero che mai ad assicurare alla Svezia la qualificazione alla fase finale di Euro 2016: il 2-1 sulla Danimarca nell’andata dei playoff rimanda il verdetto alla sfida di ritorno, con la rete di Jorgensen a 10′ dalla fine che lascia più di una speranza ai danesi. Nell’altra sfida giocata ieri, successo dell’Ucraina, che nel primo round piega 2-0 la Slovenia.
La Svezia interrompe una striscia di cinque gare senza vittoria contro la Danimarca imponendosi per 2-1 in casa nell’andata dello spareggio per accedere a Euro 2016. Nel corso di un equilibrato primo tempo Kasper Schmeichel è il più impegnato dei due portieri. Il primo a chiamarlo in causa è Berg dalla corta distanza al 18′. Più difficile l’intervento sulla punizione di Ibrahimovic con pallone indirizzato sotto l’incrocio. Dall’altra parte Nicklas Bendtner calcia fuori da ottima posizione e la Svezia punisce la Danimarca sul ribaltamento di fronte. Durmaz innesca Lustig a destra con uno splendido colpo di tacco. Il terzino mette in mezzo per Forsberg che la piazza nell’angolino lontano. Ibrahimovic, mai a segno in sei partite contro la Danimarca, si rifà dopo appena cinque minuti nella ripresa. Forsberg subisce fallo in area da Kahlenberg e Zlatan batte Schmeichel dal dischetto per il suo 60esimo gol in nazionale. La Svezia sembra poter controllare la gara, con la Danimarca che fatica a rendersi pericolosa. Ma sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Nicolai Jøorgensen segna il primo gol in nazionale dopo il tocco di testa dell’altro nuovo entrato Yussuf Poulsen su cross dalla bandierina di Eriksen. Nel finale i danesi tentano inutilmente di trovare la rete del pareggio, ma grazie al gol segnato in trasferta possono comunque essere fiduciosi in vista del ritorno in programma martedì allo stadio del København di Jørgensen, il Parken Stadium.
L’Ucraina, invece, porterà un vantaggio di due gol a Maribor in occasione del ritorno dello spareggio contro la Slovenia. E nella sfida di andata a Lviv avrebbe potuto segnare altri gol. Con l’obiettivo di mantenere il record di imbattibilità che dura da 13 partite all’Arena Lviv, l’Ucraina si presenta al massimo con Yevhen Konoplyanka e Andriy Yarmolenko che agiscono sulle fasce. Una disciplinata e compatta Slovenia, però, riesce a neutralizzare i calci piazzati e i cross dell’Ucraina. Ma proprio sugli sviluppi di un cross l’Ucraina riesce a sbloccare il risultato: il portiere sloveno Handanovic smanaccia la palla crossata al centro da Konoplyanka, Yarmolenko si libera di due avversari e realizza con un destro basso da dentro l’area. La Slovenia risponde creando due occasioni: Iličić difetta di precisione, mentre Novakovic manca l’aggancio in piena area di rigore. Dall’altra parte Garmash ci prova due volte: la sua prima conclusione è respinta, sul successivo colpo di testa Handanovic riesce ad alzare sopra la traversa. Il portiere della Slovenia neutralizza anche la conclusione dalla distanza di Rybalka. Nella ripresa la Slovenia deve scoprirsi alla ricerca del gol in trasferta ma nove minuti dopo l’intervallo è l’Ucraina a raddoppiare. Yarmolenko innesca Fedetskiy, il cui perfetto centro basso è capitalizzato da Seleznyov. La pressione ucraina non diminuisce e Handanovic deve superarsi sul colpo di testa di Garmash. Il portiere dell’Inter è battuto ancora da Seleznyov, ma viene salvato dal palo interno. La Slovenia spinge nel finale ma senza esiti: per ripetere il risultato di 16 anni fa servirà una vera impresa nella gara di ritorno in casa.
Intanto, stasera in casa sua l’Ungheria si gioca la storia: dopo l’1-0 di Oslo, le basta uno 0-0 contro la Norvegia per tornare a disputare la fase finale di una competizione internazionale da 30 anni a questa parte. I bookies di planetwin365 lasciano le quote alte e vedono in leggero vantaggio la Norvegia, il sui successo è pagato a 2,62 contro il 2,85 dell’Ungheria.
