Dopo la batosta in Champions, altra sconfitta per il Manchester, battuto sul campo del Bournemouth. Aspettando il Leicester, City e Arsenal vincono e agganciano la vetta. Liverpool fermato a Anfield, Tottenham giù
Seconda sconfitta in 4 giorni per il Manchester United, peccato solo che il Bournemouth non sia esattamente il Wolfsburg. La batosta di Champions non ha evidentemente insegnato nulla ai Red Devils, protagonisti del risultato più clamoroso della 16a giornata di Premier League che, in attesa del super posticipo di questa sera al King Power Stadium fra il Leicester e il Chelsea, vede Arsenal e City agganciare i Foxes in vetta alla classifica grazie ai successi contro Aston Villa e Swansea. Dietro, battuta d’arresto per il Tottenham, che a White Hart Lane cade inaspettatamente sotto i colpi del Newcastle, mentre il Liverpool acciuffa il pari al 90′ contro il West Brom.
Bournemouth non è la Volkswagen Arena, eppure per il Manchester United il risultato non cambia: battuto in Germania dopo essere stato capace di recuperare lo svantaggio, battuto anche sabato al Vitality Stadium, dove i Cherries vincono 2-1 e restano nel gruppone che ha 2 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Van Gaal ha comunque l’attenuante delle assenze, visto che fra infortunati e squalificati doveva fare a meno di 9 giocatori. Si è visto eccome, soprattutto in difesa, dove il diciottenne Borthwick-Jackson, il ventenne Paddy McNair e il ventiduenne Varela poco hanno potuto anche contro un attacco non certo stellare come quello del Bournemouth. A nulla è servita l’esperienza di Daley Blind, colto clamorosamente fuori posizione in occasione della rete di Stanislas dopo appena 2′. A nulla è servito anche il momentaneo pareggio di Fellaini, che al 24′ rimette le cose a posto e fa sperare in un’altra partita. Non fosse che nella ripresa i Cherries tornano avanti con King e ci restano fino al 90′. Un ko che in classifica cambia fino a un certo punto per lo United – quarto a 3 punti da City e Arsenal – ma fa molto in termini di morale e fiducia nella gestione Van Gaal.
Intanto, aspettando il super posticipo di stasera fra Leicester e Chelsea – fra Ranieri e Mourinho -, Arsenal e City ne approfittano per agganciare la vetta. I Citizens ci riescono battendo in casa lo Swansea all’ultimo respiro: avanti con Bony, la squadra di Pellegrini si fa pareggiare al 90 da Gomis, ma pochi secondi dopo trova il definitivo 2-1 con Iheanacho. Lo Swansea senza allenatore si ferma all’impresa sfiorata.
Tutto facile per l’Arsenal, che sul campo dell’Aston Villa ultimo in classifica chiude un’ottima settimana passando 2-0. A segno ancora Olivier Giroud, che smessi i panni dell’eroe di Champions, porta avanti i Gunners su calcio di rigore dopo 8′ e diventa il settimo giocatore dell’Arsenal a toccare quota 50 gol. Il raddoppio porta la firma di Ramsey, su assist – tanto per cambiare – di Mesut Özil. Al Villa non basta la reazione nella ripresa per evitare la dodicesima sconfitta stagionale.
Inattesa battuta d’arresto per il Tottenham, che in casa contro il Newcastle paga le fatiche di Europa League e si fa battere 2-1 in rimonta dalla squadra di McClaren. Avanti con Dier, gli Spurs vengono raggiunti da Mitrovic e addirittura superati al 90′ da Ayoze Perez, subentrato dalla panchina. I Magpies ringraziano anche il oro portiere Rob Elliot, bravo a salvare il risultato su Lamela e sullo stesso Dier.
Pareggio in extremis per il Liverpool, che a Anfield va in vantaggio con Henderson, ma si fa pareggiare e rimontare dal West Brom con Dawson e Olsson. A salvare la squadra di Klopp ci pensa Origi, che al 95′ trova il gol del definitivo 2-2, con i Reds che restano al nono posto, con 5 punti di distanza dalla top four.
Premier League 16a giornata – risultati:
Aston Villa-Arsenal 0-2
Liverpool-West Brom 2-2
Tottenham-Newcastle 1-2
Norwich-Everton 1-1
Crystal Palace-Southampton 1-0
Manchester City-Swansea 2-1
Sunderland-Watford 0-1
West Ham-Stoke 0-0
Bournemouth-Manchester United 2-1