Tensione ai vertici del calcio spagnolo dopo le dichiarazioni del difensore del Real che censurava i comportamenti del collega del Barça, duramente fischiato a Oviedo. Oggi conferenza stampa al Camp Nou
Altro che distensione. Nonostante i 6 punti conquistati nel doppio impegno di qualificazione e relativo primo posto nel girone C, in casa Spagna il clima è tutt’altro che sereno. Colpa dei fischi con cui lo stadio di Oviedo, sede della partita contro la Slovacchia, ha accolto Gerard Piqué, non esattamente il giocatore più amato del regno. Motivo: dopo il triplete, il centrale del Barcellona ha festeggiato facendosi beffe degli eterni rivali del Real Madrid. Non era la prima volta e già qualche mese fa la cosa aveva fatto scattare un botta e risposta Barcellona-Madrid. Stavolta, però, a far discutere sono le dichiarazioni del compagno di nazionale Sergio Ramos, che ha mostrato ben poca solidarietà a Piqué dopo i fischi di Oviedo: “I suoi comportamenti non aiutano a distendere i toni fra noi e il Barça – ha detto il difensore – Ma venendo da lui, non hanno sorpreso nessuno”. Parole piuttosto pesanti, che fanno temere alla Federazione un riaccendersi della guerra Barcellona-Real che danneggi le sorti della Roja nell’anno degli Europei, con la stessa intensità di quanto successo nel 2011, ai tempi dello scontro Mourinho-Guardiola.
Piqué era già stato fischiato a giugno nella partita che la Spagna ha giocato a Leon. Dopo la partita con la Macedonia a Skopje, i leader storici della Roja, Casillas, Ramos e il compagno balugrana Iniesta, sono andati a parlargli invitandolo alla moderazione, ma appena poche ore più tardi è arrivata l’entrata dura di Ramos. Tutta la vicenda non è piaciuta neanche un po’ a Vicente del Bosque, che già aveva mal digerito le polemiche passate. A questo punto c’è grande attesa per la conferenza stampa di Piqué, convocata ieri in fretta e furia dal Barcellona.
A gettare acqua sul fuoco sono intervenute due voci autorevoli di Barcellona e Real Madrid. Andoni Zubizarreta: “Propongo che i due si parlino, come fecero nel 2011 Casillas e Xavi. Sono certo che se lo facessero, la questione si risolverebbe nel giro di un minuto”. Jorge Valdano: “E’ deplorevole che si umili così un giocatore che ha dato tanto alla nazionale. C’è un presupposto settario per cui bisogna amare una squadre e odiare la sua avversaria”.
I due giocatori hanno fatto ritorno in Spagna su voli separati e all’arrivo non hanno rilasciato dichiarazioni.