Serie A: pari e polemiche nel derby di Milano, il Napoli affonda il Cagliari, la Roma “stecca”
Il Palermo scopre Chochev e torna a vincere al Barbera. Il Torino frena, a Sassuolo è 1-1. Segno “X” anche tra Chievo e Udinese e tra Empoli e Parma
Nessun gol nel derby di Milano tra le due deluse del campionato. Non è stato un confronto entusiasmante, i momenti negativi di Inter e Milan hanno inciso inevitabilmente sullo spettacolo e ne è uscito un inutile 0-0. La classifica non si muove molto, i nerazzurri hanno più rimpianti perché hanno giocato meglio sia all’inizio sia nella parte finale della gara, trovando però un muro in porta. Diego Lopez, recuperato in extremis, ha fatto miracoli e l’arbitro non ha certo aiutato la squadra di Mancini, infuriata soprattutto per un mani di Antonelli sul tiro di Hernanes. I gol che riescono a segnare le due formazioni in difficoltà vengono annullati, se così si può dire, da Banti: la bandierina nega la gioia ad Alex (fuorigioco di De Jong), Palacio segna a gioco fermo (in offside ci era finito Icardi), poi Mexes sbaglia porta, ma anche stavolta il direttore di gara ferma tutto per un precedente fallo ai danni di Antonelli. E’ pari e polemiche, Milano non riesce ad uscire dalla lunga crisi.
Il Napoli è rinato, la terza vittoria di fila lo testimonia. La cura ritiro ha funzionato e, dopo aver fatto quattro gol al Wolfsburg in terra tedesca, ne fa tre in Sardegna al Cagliari di un Zeman sempre più contestato. Gli azzurri si portano così a -5 dal secondo posto ora condiviso da Lazio e Roma. Benitez cambia cinque elementi rispetto alla trasferta europea, Insigne fa il titolare e mette lo zampino nel secondo gol dei partenopei, che ufficialmente è stato assegnato a Balzano (autogol). A sbloccare il match ci aveva pensato al 24′ Callejon, su assist in verticale di Hamsik. Lo slovacco lascia il posto a Gabbiadini, che entra e segna, proprio come contro il Wolfsburg: sinistro da fuori, Brkic è battuto per la terza volta. Al 65′ commette un’ingenuità Maggio, che rimedia il secondo giallo e lascia il Napoli in dieci uomini. E’ troppo tardi per cambiare le cose, però. E il Cagliari resta con più di un piede in B.
Roma e Lazio si ritrovano con gli stessi punti dopo un turno – sulla carta – più favorevole ai giallorossi, che hanno ottenuto l’ennesimo pareggio all’Olimpico: con l’Atalanta finisce 1-1, in uno stadio semi-vuoto e con la curva in strada a protestare contro Pallotta. Eppure la partita si era messa subito bene, dopo 3 minuti Totti aveva trasformato dagli 11 metri il rigore procurato da Ljajic per fallo di mano di Stendardo. Ma Astori si fa trovare impreparato sul primo affondo dei bergamaschi guidato da Emanuelson e Denis trasforma dal dischetto. La squadra di Garcia conferma il poco cinismo e resta con l’amaro in bocca, perché la Lazio era andata ko allo Stadium e il “favore” della Juventus risulta inutile.
Nel lunch-match della 31esima giornata di Serie A, Sassuolo e Torino pareggiano 1-1. Festeggiano i neroverdi, ormai salvi, mentre i granata restano delusi perché rallentano nella corsa all’Europa. Decidono due calci di rigore, piuttosto dubbi, di Berardi e Quagliarella. Il Palermo scopre Chochev, bulgaro classe ’93 che sigla la sua prima doppietta in Serie A. Vittima di turno il Genoa, che trova solo il gol della bandiera con il solito Iago Falque a inizio ripresa. I rosanero tornano a vincere al Barbera, dopo averlo fatto in trasferta a Udine. Da segnalare l’espulsione di Gasperini. Il Parma strappa un pareggio al Castellani di Empoli: gli emiliani passano in vantaggio con Lodi, Maccarone ritrova la parità e sul finire del primo tempo arriva il sorpasso con la rete di Tonelli, ma nella ripresa, dopo due grandi parate di Mirante, il fresco entrato Belfodil firma il definitivo 2-2. Pareggiano anche Chievo e Udinese, fa tutto la squadra di Maran, che prima sblocca il match con Pellissier, poi regala il pari ai bianconeri con l’autorete di Cesar.