La squadra fondata dalla Warner Bros sarà la seconda squadra estera che giocherà nella repubblica socialista dalla rivoluzione del 1959
L’amichevole di calcio che si giocherà il prossimo 2 giugno al Pedro Marrero de La Havana tra la rappresentativa cubana e i New York Cosmos è il simbolo del disgelo che negli ultimi anni sta progressivamente riavvicinando gli Stati Uniti alla repubblica socialista dei Caraibi. Dal 1959, anno della rivoluzione, solo una squadra straniera è riuscita a calcare i campi del paese (i Chicago Sting nel 1978) e questo nuovo evento non può che rappresentare una via verso la definitiva apertura di Cuba all’esterno. “Per noi è un sogno giocare questa partita. C’è molta aspettativa nel paese perchè i Cosmos sono un’instituzione più grande di quello che pensavo. I giocatori non vedono l’ora di confrontarsi con campioni del calibro di Raul” ha commentato così Walter Benitez, il tecnico della selezione cubana, entusiasmato dalla possibilità di affrontare la formazione che milita nella NASL il secondo livello del calcio statunitense. Seamus O’Brien il presidente dei Cosmos ha invece commentato così la sfida contro Cuba: “La nostra squadra è ambasciatrice naturale degli Stati Uniti perchè arriva a giocare in posti dove non vanno solitamente le altre squadre. Senza entrare in questioni politiche speriamo che questa partita serva ad ispirare altri e a migliorare le relazioni. Ho sempre creduto nel potere dello sport per rompere le barriere“. Non si sa ancora se i tifosi dei Cosmos potranno seguire la loro squadra in trasferta e se si giocherà poi una rivincita negli States tuttavia risulta davvero difficile da credere che un simbolo del capitalismo come i New York Cosmos, fondati nel 1970 da un ingente investimento della Warner Bros per portare il gioco del calcio negli Stati Uniti, sfideranno la nazionale di Fidel Castro, di Che Guevara e della rivoluzione socialista.