C'è qualcosa di profondamente romantico e tragicomico nelle grandi squadre che inseguono la Champions League (prima Coppa Dei Campioni) come un miraggio nel deserto. Per alcune, il sogno si è trasformato in una lunga, estenuante odissea fatta di notti europee insonni, speranze disattese e ritorni a casa a mani vuote. Oggi accendiamo un cero per quelle che ci hanno provato più di tutte, fallendo con una certa coerenza. Spoiler: non parliamo di squadrette. Per l’elenco completo tra nobili decadute, giganti sgonfiati e statistiche da brividi, non perdete il carosello di Gol Disegnati! Il podio delle “eterne incompiute” lo occupano tre colossi, nonché ben due italiane: si tratta di Juventus, Benfica e Inter.
Sul terzo gradino del podio siede l’Inter, che si accaparra il bronzo con 6 partecipazioni e una percentuale di successo del 50% con ben 3 finali perse. Un risultato in bilico tra l'onesto e il doloroso, come un rigore calciato bene ma parato. I nerazzurri sono maestri del "tutto e niente": capaci di imprese leggendarie e tonfi spettacolari. La loro storia europea è un’altalena emotiva: dalla notte magica del Triplete 2010 alle eliminazioni più assurde nei gironi. In questa speciale classifica, l’Inter rappresenta la frustrazione del tifoso medio: ci sei, ti illudi, fai i conti con l’arbitro, col karma, con l’infermeria e poi guardi la Coppa da lontano o magari da vicino. Ma mai troppo vicino. La finale di quest’anno abbasserà questa oscillante media?
Al secondo posto troviamo un club con una vera e propria aura mistica attorno: il Benfica. I portoghesi non solo faticano a vincere la Coppa, ma pare quasi non possano conquistarla, vittime della famosa maledizione di Béla Guttmann. L’ex allenatore, nel 1962, lasciò il club dopo due Champions vinte e disse: “Il Benfica non vincerà mai più una coppa europea per almeno cento anni.” E da allora, neanche una. Il loro 71% di partecipazioni alla finale senza però riuscire ad accaparrarsi il trofeo attesta che ci provano, eccome, e spesso arrivano vicini. Ma le 5 chance perse sulle 7 finali totali non sorridono alle aquile. E intanto, il conto alla rovescia per il centenario dell’infausto presagio prosegue. Appuntamento al 2062?
La Vecchia Signora di Torino apre la classifica con l’eleganza che la contraddistingue, ma anche con una certa sfortuna cronica. La medaglia d’oro conta nove campagne europee giunte all’ultimo atto con sette mega delusioni e due soli lieto fine all’attivo. Con un solido 78% di sorte avversa, la Juventus ci dimostra come la costanza non venga sempre premiata. Per una squadra che ha partecipato a piú del doppio delle finali che abbia portato a casa, la Champions è diventata una sorta di leggenda metropolitana: se ne parla tanto, si sogna ogni volta, ma poi... puff, tutto svanisce. I tifosi ci credono sempre, anche troppo, sarà il caso di inserire anche Lourdes nel prossimo itinerario?
Insomma, se queste tre squadre avessero una tessera punti per ogni delusione europea, avrebbero già vinto una Champions “per fedeltà”. Ma il calcio non premia chi ci prova, solo chi ci riesce. Per loro, la meta è sempre lì, a portata di mano, ma come nei peggiori incubi… non si riesce mai a correre abbastanza in fretta. Abbiamo così di fronte 3 Campionesse indubbiamente, purtroppo non di vittorie in questa ambita League. Continuate a seguirci, il pellegrinaggio non è ancora finito.