Planetwin365.news - Il primo giocatore della storia a togliersi la maglia per esultare lo ha fatto in Roma-Juventus
Logo Planetwin

Search

Il primo giocatore della storia a togliersi la maglia per esultare lo ha fatto in Roma-Juventus

  • Share this:

Copyright (c) 2023 Marco Iacobucci Epp/Shutterstock

Se c’è una cosa che ricordiamo quasi più dei gol, è di sicuro un’esultanza iconica: Totti che si leva la maglia e mostra la scritta “6 Unica”, Del Piero che tira fuori la lingua, CR7 e il suo “Siuum”. Celebrazioni che, se chiudiamo gli occhi, riusciamo a vedere in modo chiaro, lucido, perché, in fondo, sono diventate a tutti gli effetti parte della nostra quotidianità.

Tra i vari modi di celebrare una rete, il gesto di togliersi la maglietta è stato sicuramente uno di quelli che, nel tempo, ha scaturito più polemiche, facendoci interrogare più volte sia sulla necessità dell’atto che sulla punizione che ne scaturisce: il cartellino giallo.

Ma se oggi siamo abituati a vedere i calciatori esultare sventolando la maglia al vento, non è stato però sempre così. Facciamo un passo indietro: è il 16 marzo 1986, e la Roma di Pruzzo, Ancelotti e Graziani si contende lo scudetto con la Juventus di Michele Platini. Vista la posta in palio, l’Olimpico sostiene fervorosamente i giallorossi, preparando una coreografia che il telecronista definisce da colossal hollywoodiano: tutto lo stadio era dipinto dai colori della Roma.

Il match dell’anno comincia con un attacco fulmineo della squadra di casa; dopo un corner, Graziani incorna la palla in rete grazie ad un atletico tuffo a pesce: 1 a 0. È un trionfo di gioco e di tecnica, che vede la Juventus assistere impotente agli schemi giallorossi, che sfiorano per due volte il raddoppio.

Gli ospiti provano a reagire, ma i giallorossi continuano ad attaccare e, allo scoccare della mezz’ora, un cross di Ancelotti — quel giorno inarrestabile — trova pronto lui: Roberto Pruzzo, che con un salto imperioso schiaccia la palla in rete.

Ciò che sta per succedere rimarrà nella storia, l’attaccante corre come suo solito verso la Curva Sud, ma questa volta fa un gesto che, fino a quel giorno, non si era mai visto: si toglie la maglia. Il telecronista lo definisce un veloce strip tease, ma in realtà Pruzzo sta cercando di consegnare la maglia ai suoi tifosi, come a dire è vostra, prendetela. È un gesto simbolico, che nasce come una ricerca di comunione con i suoi sostenitori, al contrario del significato che ha assunto nel tempo, fino ad arrivare ai nostri giorni.

Non so se fui il primo nel mondo, ma sicuramente in Italia sì.

Queste le parole del protagonista che, nonostante fosse il primo caso, venne comunque ammonito dall’arbitro, non tanto per essersi tolto la maglia — il regolamento all’epoca non lo poteva prevedere — quanto per aver “perso” tempo.

Il giallo costerà caro a Pruzzo, che in seguito ad un fallo, viene sanzionato con il secondo giallo e quindi espulso. La partita però ormai non ha più nulla da dire, è solo una festa romanista: nonostante l’inferiorità numerica infatti, arriva puntuale il 3 a 0 di Toninho Cerezo a chiudere definitivamente i giochi.

Torniamo a oggi: nel corso degli anni, abbiamo visto le esultanze evolvere da semplici manifestazioni di gioia a veri e propri atti teatrali, riflettendo così l'evoluzione culturale e sociale del calcio stesso. Il gesto di togliersi la maglia, una volta pionieristico e controverso come quello di Pruzzo, è ora diventato parte dell'immaginario collettivo, simbolo di una passione sfrenata e di una libertà espressiva che, nonostante le regole, trova ancora il suo spazio sul campo.

La storica partita finì 3-0, con un risultato che segna una netta differenza tra le due squadre, magari questa giornata vedrà una partita più combattuta.

Risultato Esatto Roma-Juventus: 1-0


Planetwin365: 7,72
William Hill: 7,50;
Snai: 7,50