Torna, dopo una breve pausa estiva, la rubrica "L'Angolo di Pupi" nel quale il nostro blog dà voce ai progetti e alle iniziative di Fondazione P.U.P.I. grazie al suo ruolo di Media Supporter. Attraverso le interviste a Javier Zanetti, fondatore assieme alla moglie Paula de la Fuente, ci addentriamo nel colorato e solidale mondo della Fondazione e dei suoi molteplici interventi per la protezione integrale di bambini e adolescenti. Com'è consuetudine, con l'autorevole punto di vista dell'ex Capitano, non mancano le analisi e gli approfondimenti su temi calcistici di grande attualità.
Javier, "Alternativa di vita" è un macro progetto a favore dei bambini dai 3 ai 13 anni che va a colmare quelle lacune educative, mediche, culturali e sportive: qual è il settore in cui vedi che c'è maggiormente bisogno da parte dei piccoli? Il nostro è un progetto molto ampio, fin da quando ci siamo presi la responsabilità di lavorare a sostegno di tanti bambini in difficoltà affinchè potessimo dar loro la possibilità di sognare. Da lì in poi abbiamo iniziato a lavorare su progetti che potessero colmare tutte queste mancanze affinchè potessero avere un futuro migliore.
Anche l'adozione a distanza ha un concetto più ampio di aiuto, non solo al bambino ma alla sua famiglia e all'intera comunità: dopo le difficoltà anche economiche dovute al Covid c'è ancora desiderio di aiutare da parte degli italiani? Il popolo italiano ha sempre dimostrato tanta sensibilità verso tutti i progetti della Fondazione, devo ringraziarlo di cuore perchè ci sta dando una grandissima mano. Se ad oggi la Fondazione è cresciuta tanto ed è una grande famiglia, lo dobbiamo in gran parte agli italiani.
Tra tutte le iniziative benefiche che la Fondazione mette in atto, qual è o quali sono quelle in cui ti diverti maggiormente? Mi diverto sempre tanto quando sono insieme ai bambini. Vedere la loro felicità e sapere che possiamo dar loro un aiuto mi riempie il cuore. Ad esempio l'ultima volta che sono stato in Argentina, mi sono recato alla stazione ferroviaria dove c'era un gruppo di bambini in partenza per una visita ad un museo. Guardare i loro occhi pieni di gioia per l'emozione di salire per la prima volta su un treno, tutti insieme, e sentire i loro abbracci ed i loro ringraziamenti è stato davvero emozionante.
Fondazione Pupi è stata destinataria della serata dei Gentlemen FairPlay, in cui sono stati assegnati i premi di calcio legati al rispetto, alla lealtà e alla correttezza. Tutti valori che ti hanno sempre contraddistinto dentro e fuori dal campo e che sono pilastri dei progetti sportivi della Fondazione stessa. E' un riconoscimento che ho ricevuto per 14 edizioni e sono orgoglioso di esserne Presidente onorario. E' stata una bellissima serata.
Passando al calcio, sta per aprirsi una nuova edizione di Coppe europee. Secondo te, le italiane conquisteranno tutte agevolmente la fase eliminatoria? Dal mio punto di vista i gironi sono tutti equilibrati e complicati nello stesso tempo. La Champions è una competizione fatta anche di dettagli e che richiede un ottimo stato di forma nel momento degli appuntamenti in campo. Le quattro squadre italiane hanno dimostrato di essere competitive e mi auguro che possano tutte andare avanti nel percorso.
Rispetto alla Nazionale italiana, credi che Luciano Spalletti possa rappresentare la persona giusta come ct? Conosco bene Luciano, sinceramente è una persona che sa fare benissimo il suo lavoro. Ha tanta esperienza e grande entusiasmo, con lui mi auguro di cuore la Nazionale italiana possa trovare il giusto percorso che le compete.
Il campionato è appena agli inizi ma c'è qualche squadra o singolo giocatore che ti ha già colpito? Siamo agli inizi ma credo che sarà un campionato molto equilibrato. Mi ha colpito molto Thuram che sta facendo un grande inizio di campionato e non era scontato poichè era abituato ad un altro tipo di torneo.
La Serie A si è arricchita di nuovi giocatori argentini, come Retegui al Genoa e Beltran alla Fiorentina. Come vedi il loro esordio? Mi fa molto piacere che arrivino giocatori argentini, soprattutto se sono giovani, perchè credo che un percorso in Italia li farà crescere molto proprio come è capitato a me.
Nella scorsa intervista abbiamo parlato delle "sirene" arabe e l'estate è stata animata da tantissimi movimenti verso il campionato in ascesa. Secondo te sarebbe bene uniformare le date di chiusura dei mercati, visto che c'è il rischio concreto che molti giocatori possano partire a campionato iniziato? Sarebbe ideale che i mercati in tutto il mondo chiudessero lo stesso giorno ma sembra essere piuttosto complicata. Auspichiamo che prima o poi possa succedere di modo che nessuno abbia vantaggi e che tutti possano iniziare la stagione alla pari.
