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"L'Angolo di Pupi", con Javier Zanetti riflettori sul Natale di Fondazione PUPI e sul clou della stagione

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L'angolo di Pupi - episodio 6

Il Natale si avvicina a grandi passi e ne "L'Angolo di Pupi", la rubrica che dà voce ai progetti e alle iniziative di Fondazione P.U.P.I., scopriamo quali sono le iniziative in rampa di lancio. Nel nuovo episodio analizziamo con il fondatore Javier Zanetti anche le rinnovate necessità di intervento così come l'importanza che rivestono le famiglie per la riuscita dei progetti. Ovviamente, spazio anche alle opinioni e agli approfondimenti su temi calcistici di grande attualità grazie all'autorevole punto di vista dell'ex Capitano.

Javier, è già nelle librerie il tuo nuovo libro "Un legame mondiale. Storie di calcio tra Italia e Argentina". Dalla tua esperienza, in che modo che il popolo italiano ed argentino sono molto simili e in quale invece sono opposti rispetto al tema del calcio?

Il libro nasce dopo la vittoria mondiale dell'Argentina in Qatar, trattando dei due periodi della mia vita tra Argentina e Italia. Ritengo che ci siano più somiglianze che diversità. La passione è la stessa, anche se vissuta in maniera diversa. Quando gioca l'Albiceleste si ferma un Paese, ancora di più quando affronta un Mondiale. C'è una forte identità sportiva: quando la nazionale vince si nota persino per le strade che le persone sono felici.

Si avvicinano le festività natalizie: non vogliamo togliere sorprese ma cosa bolle in pentola tra le attività della Fondazione Pupi?

In questo periodo, come di consueto, andiamo a ripercorrere tutte le attività svolte dalla Fondazione durante l'anno. Tra le iniziative previste sicuramente c'è l'intenzione di tenere un momento di festa a Milano, presumibilmente nel mese di gennaio. Inoltre un altro bellissimo momento avverrà in Argentina prima di Natale: taglierò il nastro al nuovissimo centro sportivo che era in costruzione da due anni a Mar del Plata. Sarà un bellissimo Natale per tutti quei bambini che probabilmente non avrebbero mai sognato di poter usufruire di uno spazio del genere. E' ancora una volta la dimostrazione che lo sport è un elemento che unisce.

In oltre 20 anni di attività con la Fondazione, in che modo secondo te sono cambiate le esigenze di intervento? Se prima magari erano più di assistenza immediata ora di cosa c'è maggior bisogno?

Purtroppo la realtà del nostro Paese è cambiata, diventando sempre più problematica nel corso del tempo. Per questo abbiamo deciso di allargare il raggio di azione degli interventi, passando dai circa 35 bambini degli esordi ai 1000 bambini attuali insieme alle loro famiglie. Ciò indica un forte aumento delle richieste conseguentemente alle maggiori difficoltà socio-economiche. Se prima le necessità erano primarie, ora c'è bisogno su diversi fronti soprattutto sull'educazione, che è la base su cui si fonda il futuro del Paese.

Nella tua esperienza con la Fondazione, giocano un ruolo importante anche le famiglie quando presenti: trovi che ci sia un percorso di crescita anche in loro grazie all'aiuto che fornite ai bambini nei vari progetti? Le famiglie hanno un ruolo fondamentale e proprio con loro avviene il lavoro più complesso, perchè il nostro auspicio è che il percorso messo in atto dalla Fondazione continui al loro interno. Facciamo molto leva sui genitori, spiegando tutti i vari interventi a favore della crescita dei loro figli e ciò che ci aspettiamo che facciano loro per proseguire correttamente questo cammino di sviluppo.

Grazie come sempre per averci fatto entrare nel mondo della Fondazione. Ora passiamo al calcio, con un mese caldo per le Coppe europee: Inter che ha centrato già gli ottavi ma secondo te le italiane riusciranno tutte ad approdare alla fase ad eliminazione diretta? Pensiamo al Milan, alla Lazio ma anche alla Roma in Europa League.

Tutti hanno le potenzialità e le possibilità di farlo, quindi dipende da ognuna di loro. Forse qualcuna avrà più difficoltà delle altre perchè comunque sono tutte competizioni europee sempre complesse. Riguardo all'Inter, abbiamo raggiunto la qualificazione con merito ma ora c'è da giocarsi il primo posto e non è affatto scontato, per cui metteremo la massima concentrazione per le ultime due partite.

Settimana decisiva anche per l'Italia con le ultime due sfide per centrare la qualificazione ad Euro2024: la situazione è ancora aperta ma la Nazionale riuscirà a volare in Germania?

Sono contento che Luciano Spalletti abbia assunto questo ruolo, lo conosco e so quanto può dare alla Nazionale italiana. Per queste due fondamentali partite ci sono alcune defezioni importanti per infortunio ma sono sicuro che il ct le stia preparando al meglio. La possibilità di andare ad Euro 2024 è dietro l'angolo e, per quanto si tratti di due incontri non semplici, sono sicuro che gli Azzurri daranno una grande risposta. Tutti coloro che amano l'Italia e il calcio si augurano che si qualifichi dopo le due pesanti assenze al Mondiale: al di là del sentimento di affetto che si possa provare, sono indiscutibili il valore storico e la grande tradizione calcistica.

Matias Soulé, ora in forza al Frosinone, è uno dei giocatori che più è emerso in questo inizio stagione: lo conoscevi, ti aspettavi il suo exploit? Secondo te può trovare spazio con l'Albiceleste, visto che ha già pubblicamente declinato l'ipotesi azzurra?

Lo conoscevo già così come erano già note le sue qualità. Credo che la scelta di vestire la maglia del Frosinone gli abbia fatto bene: sta dando il suo importante contributo, si sta mettendo in luce. Già in Argentina era considerato uno dei giovani più promettenti e, per quanto non sia facile confrontarsi con il campionato italiano, sta concretizzando un importante percorso di crescita. Anche per la convocazione della nazionale argentina penso che il tempo giochi dalla sua parte perchè ha ancora molte possibilità di ritagliarsi un ruolo.

Torniamo al Pallone d'Oro: avevi ampiamente supportato la vittoria di Leo Messi ma secondo te chi sarà protagonista in futuro una volta archiviata la coppia d'oro Messi-CR7?

Bellingham e Mbappè saranno certamente protagonisti nei prossimi anni: sono giovani e possono dare ancora tanto al calcio, dipende tutto da loro.

Per quanto riguarda l'Argentina, secondo te chi potrà prendere il testimone di Messi?

Eguagliare Messi sarà difficilissimo per tutti ma per il futuro penso a Lautaro Martinez. Stagione dopo stagione ha avuto una crescita importante e ora si sta confermando un leader: lavora per la squadra, segna molto ed è diventato un giocatore completo, tanto che nell'Inter indossa la fascia di capitano. L'auspicio è che possa proseguire così e che ciò possa avvicinarlo ad ambire un premio così importante.

Infine, nelle qualificazioni Mondiali assisteremo a Brasile-Argentina: come la vedi?

L'Argentina si trova a disputare ora le due sfide più difficili e più sentite, contro l'Uruguay e contro il Brasile al Maracanà. Affrontare i verdeoro ha sempre un sapore speciale, è un bel classico: al di là del risultato finale che spero vada a favore della mia nazionale, spero che assisteremo ad una bellissima partita perchè le due selezioni annoverano tra i migliori giocatori.