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Lo sport è donna: le protagoniste azzurre di ieri e di oggi

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Copyright (c) 2018 Eugene Onischenko/Shutterstock

Lo sport è donna. Nonostante la disparità di genere si sia manifestata fin dalle Olimpiadi greche - da cui era esclusa la componente femminile - e sia proseguita anche in quelle moderne, con l'introduzione di sole competizioni maschili, la voglia di gareggiare e vincere è stata più forte degli spazi ridotti concessi. Se solo pensiamo che la prima partecipazione femminile ad una maratona è avvenuta solo nel 1973, appare evidente come il percorso delle sportive sia sempre stato in salita.

Eppure per trovare la prima atleta azzurra che ha reso grande il nostro sport dobbiamo tornare al 1936. Ondina Valla è stata la prima donna a vincere una medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Berlino negli 80 metri ostacoli, aprendo la strada a tante colleghe dell'erà contemporanea. Il mondo dell'atletica, che ha toccato nella magica estate italiana il punto più alto della sua storia, ha vissuto la pagina rosa più luminosa con Sara Simeoni. A Mosca nel 1980 conquista l'oro e fa suo anche il nuovo record olimpico, dopo aver centrato due anni prima il record del mondo. Con altri due argenti olimpici, è ancora oggi l'azzurra più vincente nell'atletica leggera.

E come non citare la scherma, che ha sfornato campionesse per decenni tanto da essere definito un Dream team al netto dei tanti dissidi interni. Giovanna Trillini è stata quattro volte oro olimpico, Valentina Vezzali - attuale Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport - è salita sul podio per cinque edizioni diverse delle Olimpiadi con un bottino di 6 ori, un argento e due bronzi. Come non citare i successi Diana Bianchedi, Elisa di Francisca, Arianna Errigo e Bebe Vio, diventata un'icona al di là dello sport a colpi di sorrisi e trionfi nel fioretto.

A Tokyo ha detto addio al professionismo ma la carriera di Federica Pellegrini resterà indelebile per lo sport. Cinque partecipazioni alle Olimpiadi con il primo oro del nuoto azzurro a Pechino, 11 medaglie mondiali e 20 europee. Sui passi della "Divina" le giovani e già vincenti Simona Quadarella e Benedetta Pilato.

Sempre di Olimpiadi parliamo, ma stavolta di quelle invernali. Nell'edizione appena chiusa, la valanga rosa ha di nuovo dominato le varie discipline alpine. Su tutte Arianna Fontana, che ha siglato l'incredibile record di azzurra più medagliata ai Giochi (ben 11). Freschissimi l'oro nei 500 metri e l'argento 1500 metri short track. Neanche un importante infortunio ha fermato Sofia Goggia dal vincere l'argento a Pechino. Federica Brignone - oltre al bronzo olimpico - è diventata la sciatrice più titolata in Coppa del Mondo superando un altro mostro sacro come Deborah Compagnoni. E come non ricordare l'incredibile traguardo di Stefania Constantini , che ha donato all'Italia la prima gioia di un oro olimpico nel curling doppio misto.

Il nostro è solo un piccolo omaggio perchè sarebbe infinita la lista di atlete che hanno dato lustro e onore al nostro sport con titoli sul campo e valori fondamentali. Sacrifici, dolori, soddisfazioni e lacrime di donne che hanno dovuto lottare con più forza e tenacia in un mondo che troppo spesso parla ancora al maschile. Basti pensare alle nostre calciatrici di Serie A e Nazionale, divenute professioniste solo ora dopo anni di battaglie. Il nostro augurio per l'8 marzo è che ci sia una seria strategia di rimozione degli ostacoli di genere per dare finalmente luogo alla tanto decantata (e ancora lontana) parità.