Domani in programma anche Scozia-Inghilterra, domenica Irlanda-Galles
Sarà la sfida tra Francia e Italia ad aprire domani pomeriggio a Parigi (ore 15.25) l’edizione 2016 del 6 Nazioni di rugby. Il programma di domani prevede anche Scozia-Inghilterra a Murrayfield (ore 17.50), mentre domenica si giocherà Irlanda-Galles all’Aviva Stadium di Dublino (ore 16).
Per la sfida ai bleus, il ct azzurro Jacques Brunel ha varato un XV più che sperimentale, con 4 esordienti, 2 dei quali impegnati nel mediocre campionato d’Eccellenza: si tratta dell’estremo David Odiete (Mogliano) e dell’ala Matteo Bellini (Padova), mentre il pilone Andrea Lovotti e il tallonatore Ornel Gega militano nel Pro12 celtico con le maglie di Zebre e Benetton Treviso. Per la prima volta giocherà dal primo minuto all’apertura il 23enne Carlo Canna, che, già utilizzato nei test estivi e poi in Coppa del Mondo, è promosso titolare per via dell’assenza di Tommy Allan (pubalgia). Sono esattamente 4 anche gli esordienti lanciati dal neo c.t. francese Guy Noves: si tratta del 24enne mediano di mischia Sebastien Bezy (Clermont), della 23enne ala figiana Virimi Vakatawa, della 23enne seconda linea Paul Jedresiak (Clermont) e del 23enne centro Jonathan Danty (Stade Francais), premiato due settimane fa come rivelazione dell’ultimo Top 14. Vakatawa si è trasferito in Francia a 18 anni per completare la sua formazione nel Racing Parigi: oggi è una stella della nazionale seven francese e la sua ultima partita a XV risale a due anni fa.
QUESTE LE FORMAZIONI – Italia: 15 David Odiete; 14 Leonardo Sarto, 13 Michele Campagnaro, 12 Gonzalo Garcia, 11 Mattia Bellini; 10 Carlo Canna, 9 Edoardo Gori; 8 Sergio Parisse (capitano), 7 Alessandro Zanni, 6 Francesco Minto; 5 Marco Fuser, 4 George Biagi; 3 Lorenzo Cittadini, 2 Ornel Gega, 1 Andrea Lovotti. A disposizione: 16 Davide Giazzon, 17 Matteo Zanusso, 18 Martin Castrogiovanni, 19 Valerio Bernabò, 20 Andries van Schalkwyk, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Kelly Haimona, 23 Luke McLean. Francia: 15 Maxime Medard; 14 Hugo Bonneval, 13 Gael Fickou, 12 Jonathan Danty, 11 Virimi Vakatawa; 10 Jules Plisson, 9 Sebastien Bezy; 8 Louis Picamoles, 7 Damien Chouly, 6 Wenceslas Lauret; 5 Yoann Maestri, 4 Paul Jedrasiak; 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado, 1 Eddy Ben Arous. A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Uini Atonio, 18 Jefferson Poirot, 19 Alexandre Flanquart, 20 Yacouba Camara, 21 Maxime Machenaud, 22 Jean-Marc Doussain, 23 Maxime Mermoz.
Per il suo primo XV da ct dell’Inghilterra, Eddie Jones si affida a Danny Care e Joe Marler, sposta Owen Farrell a centro e si porta 3 esordienti in panchina. In vista della sfida con la Scozia, il tecnico australiano ha risolto due dei dubbi della vigilia affidandosi al talentuoso e imprevedibile (e indisciplinato) mediano di mischia e al pilone sinistro degli Harlequins, preferiti rispettivamente a Ben Youngs e Mako Vunipola. Come prima mossa, Jones ha deciso di spostare Owen Farrell da apertura a primo centro, per affidare la maglia numero 10 a George Ford, che ha propensione più spiccata alla creazione di gioco. Piccola novità anche tra i flanker, dove Chris Robshaw si sposta al lato chiuso per lasciare la maglia numero 7 a James Haskell. In seconda linea ci sarà Joe Launchbury, ma non Courtney Lawes, ancora non al massimo della condizione e scelto per la panchina. Dove di saranno i tre esordienti Jack Clifford (23enne terza linea degli Harlequins), Paul Hill (20enne pilone dei Northampton Saints) e Ollie Devoto (22enne apertura/estremo del Bath). La Scozia riparte invece proprio dalla Coppa del Mondo, con un XV che è la quasi esatta copia della sfida dei quarti di finale persa all’ultimo secondo con l’Australia a Twickenham. Le due sole novità proposte oggi dal ct Vern Cotter sono infatti il centro Matt Scott e la terza linea John Barclay, che prendono il posto rispettivamente di Peter Horne e Blair Cowan.
FORMAZIONI – Scozia: 15 Stuart Hogg; 14 Sean Maitland, 13 Mark Bennett, 12 Matt Scott, 11 Tommy Seymour; 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw (capitano); 8 David Denton, 7 John Hardie, 6 John Barclay; 5 Jonny Gray, 4 Richie Gray; 3 Willem Nel, 2 Ross Ford, 1 Alasdair Dickinson. A disposizione: 16 Stuart McInally, 17 Gordon Reid, 18 Zander Fagerson, 19 Tim Swinson, 20 Blair Cowan, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 Duncan Weir, 23 Duncan Taylor. Inghilterra: 15 Mike Brown; 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Jack Nowell; 10 George Ford, 9 Danny Care; 8 Billy Vunipola, 7 James Haskell, 6 Chris Robshaw; 5 George Kruis, 4 Joe Launchbury; 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (capitano), 1 Joe Marler. A disposizione: 16 Jamie George, 17 Mako Vunipola, 18 Paul Hill, 19 Courtney Lawes, 20 Jack Clifford, 21 Ben Youngs, 22 Alex Goode, 23 Ollie Devoto.
La sfida di domenica a Dublino metterà infine di fronte le vincitrici delle ultime 4 edizioni: l’Irlanda (2012 e 2013) e il Galles (2014 e 2015). Il ct gallese Warren Gatland aveva due dubbi e li ha risolti in maniera diversa: Liam Williams (che nei piani avrebbe dovuto rimpiazzare in pianta stabile l’infortunato di lungo corso Leigh Halfpenny) non offre sufficienti garanzie e non giocherà, così la maglia di estremo è stata affidata a Gareth Anscombe, mentre Dan Lydiate comincerà dalla panchina. Gatland non poteva permettersi di avere in terza linea due titolari a corto di minuti, visto che il capitano Sam Warburton negli ultimi 2 mesi ha giocato una sola partita (in coppa con Calvisano il 22 gennaio) per un infortunio alla caviglia. C’è un ritorno anche fra i centri: quello di Jonathan Davies, che non giocava dallo scorso 6 Nazioni e che farà coppia con Jamie Roberts. Il c.t. irlandese Joe Schmidt ha scelto una squadra di grandissima esperienza e con un esordiente: si tratta di CJ Stander, 25enne flanker sudfricano di nascita, dal 2012 al Munster. Stander, che con il suo club abitualmente gioca numero 8, verrà schierato flanker dal lato chiuso, con Tommy O’Donnell sul lato opposto e Jamie Heaslip terza centro. Cap numero 90 per il tallonatore Rory Best, che sarà il capitano. Ci sono diversi ritorni dagli infortuni che avevano segnato la campagna irlandese in Coppa del Mondo: così in mediana si riforma la coppia con Conor Murray e Jonathan Sexton, mentre fra i centri quella con Robbie Henshaw e Jared Payne.
FORMAZIONI – Irlanda: 15 Simon Zebo; 14 Andrew Trimble, 13 Jared Payne, 12 Robbie Henshaw, 11 Keith Earls; 10 Jonathan Sexton, 9 Conor Murray; 8 Jamie Heaslip, 7 Tommy O’Donnell, 6 CJ Stander; 5 Devin Toner, 4 Mike McCarthy; 3 Nathan White, 2 Rory Best (capitano), 1 Jack McGrath. A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Jerry Cronin, 18 Tadhg Furlong, 19 Donnacha Ryan, 20 Rhys Ruddock, 21 Kieran Marmion, 22 Ian Madigan, 23 Dave Kearney. Galles: 15 Gareth Anscombe; 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 Tom James; 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies; 8 Taulupe Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Sam Warburton (capitano); 5 Alun-Wyn Jones, 4 Luke Charteris; 3 Samson Lee, 2 Scott Baldwin, 1 Rob Evans. A disposizione: 16 Ken Owens, 17 Gethin Jenkins, 18 Tomas Francis, 19 Bradley Davies, 20 Dan Lydiate, 21 Lloyd Williams, 22 Rhys Priestland, 23 Alex Cuthbert.
Sulla lavagna di planetwin365, i favori del pronostico sono nettamente dalla parte della Francia, che alla quota di 1.80 ha affiancato un handicap di almeno 21 punti (contro l’1.95 dell’Italia). Decisamente più equilibrio nelle altre due sfide, dove le favorite sono comunque Inghilterra (bancata a 1.42 contro il 3.00 della Scozia) e Irlanda (bancata a 1.77 contro il 2.15 del Galles). Proprio nel match degli azzurri l’handicap è molto alto, ma è anche evidente quanto il gap fra le due squadre sia alto e quindi è molto probabile che la Francia vinca con uno scarto ancora maggiore. Più indecifrabile Scozia-Inghilterra, con i padroni di casa che sulla carta partono sfavoriti, ma solo per via del blasone, visto che nell’ultima Coppa del Mondo la squadra di Vern Cotter è stata la migliore fra le europee.