A Pechino il giamaicano batte lo statunitense Gatlin e si conferma sul trono dello sprint

E’ sempre Usain Bolt il padrone dello sprint. Il giamaicano ha vinto la finale dei 100 metri maschili ai Mondiali di atletica leggera di Pechino (in Cina), battendo nell’attesissimo duello lo statunitense Justin Gatlin, che arrivava all’appuntamento imbattuto da due anni e con i favori del pronostico, visti i tempi di semifinali e batterie.

Bolt ha vinto la finale in 9″79, il suo primato stagionale. Il giamaicano è arrivato a questi Mondiali reduce da due stagioni tribolate. Dai Giochi di Pechino 2008 aveva iniziato la sua straordinaria striscia da dominatore dello sprint: proprio da quella data, nei grandi eventi (Mondiali e Olimpiadi) il ventinovenne giamaicano ha vinto nove di dieci titoli tra 100 e 200 metri, mancando solo quello dei 100 di Daegu 2011 per la nota squalifica per falsa partenza. Titoli saliti oggi a dieci.

Secondo in 9″80 ha quindi chiuso il favorito della vigilia, il trentatreenne Gatlin, medaglia d’argento: sullo statunitense, oro sui 100 ai Giochi di Atene 2014, pesa però un passato molto imbarazzante (due squalifiche per doping per un totale di 5 anni di stop), per lui e per chi gli permette ancora di gareggiare.

La gara ha quindi assegnato due medaglie di bronzo: all’altro statunitense Trayvon Bromell e al canadese Andre de Grasse, che hanno chiuso terzi in 9″92. Quinto posto a 9″94 per l’altro americano Mike Rodgers.