Prima volta nel suo stadio da avversario per il tecnico del Bayern Monaco, che a Barcellona affronta l’amico Luis Enrique. Fuori Ribery e Robben, Lewandowski c’è ma con la maschera
Prima o poi doveva succedere, che Pep Guardiola tornasse al Camp Nou e non per guidare ancora il Barcellona. Succederà stasera, quando il tecnico che in azulgrana ha vinto tutto strappando applausi al mondo tornerà a sedersi sulla panchina del suo stadio, ma su quella degli avversari. Barcellona contro Bayern Monaco, atto primo.
Guardiola avrà l’accoglienza che si meritano 4 stagioni di amore assoluto. Dopo però non ci sarà pietà per nessuno. Il Barcellona, unica squadra in Europa insieme alla Juve a poter ancora centrare il triplete, si presenta alla sfida con i favori del pronostico e un ruolino di marcia impeccabile: in campionato non perde un colpo, la finale di Coppa del Re è ancora lontana, in Champions il Camp Nou è praticamente inviolabile. E poi c’è Messi, quello per cui – parola di Guardiola – “non c’è tecnico o sistema di gioco che tenga, è troppo forte”. Tornato a parlare in conferenza stampa dopo 2 anni, l’attaccante argentino non si è lasciato andare ai ricordi: “Da quando se n’è andato, non ho più sentito Pep. Sarà normale omaggiarlo per quello che ha fatto. Luis Enrique? Ora le cose con lui vanno bene”. Quanto alla formazione, l’unico contrattempo per il Barcellona è Mathieu, messo causa da un problema al tendine d’Achille. Al suo posto giocherà Jordi Alba, con Busquets, Rakitic e Iniesta dietro al tridente Messi-Suarez-Neymar.
Più complicata la vigilia in casa Bayern. Sfumato il sogno triplete (“l’unica cosa che conti”, l’aveva definito Guardiola), in Baviera si punta su Berlino. Solo che per arrivarci c’è da scalare la montagna Barcellona, con relativo carico emotivo per il tecnico: “Il Barcellona ha il vantaggio di conoscermi più di quanto lo conosca io – ha detto Pep – Sapevo che prima o poi sarei tornato qui da avversario, è chiaro che questa non è una partita normale per me, però non perso neanche 10 secondi in sentimentalismi”. Anche perché sul campo c’è poco da scherzare. Sempre fuori gli infortunati Alaba, Ribery, Badstuber e Rode, più Robben, che non ha fatto neanche in tempo a rientrare dall’infortunio alla caviglia che già è di nuovo alle prese con un guaio al polpaccio. Ci sarà, ma con apposita maschera protettiva, Robert Lewandowski, che una settimana fa ha rimediato la frattura del naso (e relativa commozione cerebrale) in uno scontro con Langerak. Thiago Alcantara, altro ex della partita, ha vinto il ballottaggio con Schweinsteiger per un posto a centrocampo accanto a Lahm e Xabi Alonso, mentre a completare l’attacco con il polacco e Müller sarà Mario Götze.
I bookies di Planetwin365 dicono Barcellona: 1,72 la quota dell’1, addirittura il triplo – 4,94 – quella del 2.
