Il Liverpool ha smarrito la strada, e con essa i suoi punti di riferimento. Il match d’andata dei quarti di finale di Champions, con i Reds stesi senza problemi dal Real Madrid, è solo la punta di iceberg fatto di problemi derivanti dalla stagione particolare affrontata dagli uomini di Klopp che attraversano, forse, il momento più buio degli ultimi anni. Dopo i successi in Europa prima e in Premier League poi, qualcosa sembra essersi rotto in quella che fino a pochi mesi fa sarebbe stata definita senza esitazione la squadra più forte d’Europa.

Anche per questo, con le possibilità del bis già sfumate, anche la qualificazione in Champions League appare più complicata tanto che su Planetwin365 e Sisal il piazzamento dei Reds tra le prime quattro è proposto a 1,85. Una quota che nessuno si sarebbe mai aspettato anche solo pochi mesi fa, quando tutti pronosticavano un Liverpool in lizza fino all’ultima giornata per giocarsi il titolo.

Tra i simboli dell’anno nero dalle parti di Anfield c’è l’incredibile regressione di Trent Alexander-Arnold. Da anni definito uno dei giovani con le maggiori prospettive nel panorama calcistico mondiale, oltre che forse il miglior interprete del suo ruolo. Da inizio anno le cose sono cambiate per il terzino classe ’98 britannico. Meno decisivo in avanti, in cui si era sempre dimostrato un valore aggiunto per il Liverpool, ma soprattutto in difesa, dove dal commettere alcuni errori trascurabili è passato a mettere in fila prestazioni insufficienti tale da renderlo poco affidabile in rapporto alle aspettative nutrite.

La partita con il Real è solo la dimostrazione più grande del momentaccio del ragazzo nato proprio a Liverpool ed esploso con la squadra della sua città. Errori di posizionamento, scelte sbagliate nell’uno contro uno, per concludere con lo sciagurato tocco che ha mandato in porta Asensio nel match di Valdebebas. Se in Champions la rimonta appare difficile, in Premier League l’unica possibilità di salvare la stagione è finire davanti a tutte le concorrenti per il quarto posto e centrare ancora una volta l’accesso nell’Europa che conta. Ma questo dovrà passare anche per un cambio di ritmo di Alexander-Arnold, su cui ad Anfield hanno puntato per anni e continueranno a puntare.