Capello ha bisogno 3 punti in Montenegro per continuare a sperare nella qualificazione mentre Ibra e compagni affrontano una facile trasferta in Moldavia
Alla vigilia della 5ª giornata del Gruppo G di qualificazione ad Euro 2016 la classifica è dominata dall’Austria imbattuta da 4 partite. La formazione di Koller primeggia nel girone con 10 punti a 4 distanze dalla Svezia e a 5 dalla Russia. Conquistando i 3 punti stasera in Liechtenstein (impresa che si prospetta non impossibile considerando che le quote del 2 non superano gli 1,16) si proietterebbe già verso il torneo Francese avendo chiuso le partite d’andata del Gruppo senza sconfitte con 4 vittorie e solo un pareggio.
Situazione complicata invece quella di Capello e della Russia che stasera dovrà affrontare una dura trasferta al Pod Goricom di Podgorica contro il Montenegro. Senza una vittoria Dzakoev e compagni potrebbero quasi dire addio alle speranze di qualificarsi anche perchè i diretti rivali per il secondo posto, gli svedesi, andranno in Moldavia ad affrontare una facile sfida contro la formazione fanalino di coda del Gruppo. Per giustificare il copioso ingaggio Don Fabio ha bisogno di dimostrare stasera di aver trovato la formula giusta per portare la Russia alla quinta volta all’Europeo nella sua storia. Ma i padroni di casa non sono un ostacolo facile da superare considerando che nelle file della squadra di Brnovic, a 5 punti in classifica a pari punti con la Russia, militano talenti del calibro di Jovetic e Vucinic. Nelle quote domina l’equilibrio con il 2 offerto a 2,09 contro i 3,93 del successo della selezione montenegrina.
Quella fra Montenegro e Russia dovrebbe essere la partita più combattuta di stasera visto che la Svezia affronterà, come scrivevamo sopra una trasferta sulla carta abbordabilissima contro la modesta Moldavia che ha conquistato un solo punto in 5 partite. Vincendo Ibrahimovic e compagni manterrebbero il secondo posto e i quotisti di PlanetWin365 hanno fiducia nei mezzi degli svedesi offrendo il 2 a 1,41 contro gli 8,48 dell’1.
