La stagione scatta come da tradizione in Australia: Vettel e Ferrari a caccia del riscatto, l’assenza di Alonso e i dubbi sulla McLaren

Caccia a Lewis Hamilton e alle Mercedes. Scatta dal Gran Premio d’Australia di Melbourne il Mondiale 2015 di Formula 1. E si ricomincia dai titoli iridati vinti dall’inglese e dalla scuderia tedesca, che hanno stradominato la scorsa stagione, conquistando, assieme al tedesco Nico Rosberg, un totale di 16 vittorie (su 19 gare) e 18 pole position.

E si riparte proprio dal duello iridato che ha segnato il 2014, visto che dai test invernali non sono emerse certezze circa i rivali delle frecce d’argento. I Gp sono saliti da 19 a 20, con l’ultimo in programma il 29 novembre ad Abu Dhabi. In Italia si corre il 6 settembre (a Monza); previsto un mese di stop fra Ungheria (26 luglio) e Belgio (23 agosto). C’è il ritorno del Gran Premio del Messico a 23 anni dall’ultima gara, mentre quello di Germania (19 luglio al Nuerburgring) è a rischio per problemi economici. La novità più importante nel regolamento riguarda l’abolizione della ridicola (e inutile) regola che lo scorso anno assegnò punti doppi ai piloti nell’ultima gara. Dieci le scuderie al via: Mercedes, Red Bull, Williams, Ferrari, McLaren, Force India, Toro Rosso, Lotus, Sauber e la fantomatica Manor (motorizzata Ferrari), l’ex Marussia. Ai 20 piloti ufficiali va aggiunto il danese Kevin Magnussen, che a Melbourne correrà al posto dello spagnolo Fernando Alonso sulla McLaren-Honda, mentre saranno 4 i debuttanti: l’olandese Max Verstappen (che a 17 anni stabilirà il nuovo record di precocità) e lo spagnolo Carlos Sainz jr alla Toro Rosso, il brasiliano Felipe Nasr alla Sauber e l’altro iberico Roberto Merhi alla Manor.

E visto che si riparte dall’Australia, vale la pena ricordare quanto accadde a Melbourne un anno fa. Con Rosberg al comando, nei primi giri arrivano i ritiri del tedesco Sebastian Vettel con la Red Bull, reduce dai 4 titoli iridati consecutivi, e dello stesso Hamilton. Rosberg riesce così a difenedere il primo posto fino alla fine, seguito sul traguardo dall’australiano Daniel Ricciardo, alla prima gara in Red Bull, e dall’allora esordiente Magnussen. A causa di una irregolarità tecnica sulla sua vettura, però Ricciardo verrà poi squalificato.

Come noto, la novità più importante nei team è il passaggio di Vettel in Ferrari e il conseguente ritorno di Alonso alla McLaren, con lo spagnolo protagonista dell’ancora misterioso incidente nei test del Montmelò di febbraio, che lo costringerà a saltare (almeno?) la prima gara. In Red Bull al posto di Vettel è stato promosso, come ormai accade regolarmente, dal russo Daniil Kvyat, passato anche lui dal team satellite Toro Rosso a quello principale (stesso percorso che prima di lui avevano seguito Vettel e Ricciardo).

Sulla lavagna di PlanetWin365 si può già scommettere sulla pole position, con Hamilton primo favorito (a 1.91) davanti a Rosberg (2.20). Vettel è quarto in quota a 16.00, in mezzo ai due della Williams, il finlandese Valtteri Bottas (12.00) e il brasiliano Felipe Massa (21.00). Anche in vista della gara i due della Mercedes hanno le quote più basse (Hamilton a 1.95 e Rosberg a 3.20), con Vettel che sale al terzo posto virtuale (12.00), davanti a Bottas (13.00), Ricciardo e all’altra rossa del finlandese Kimi Raikkonen (entrambi a 17.00).