Domani al Camp Nou possibile secondo trofeo stagionale per gli azulgrana nella sfida con l’Athletic Bilbao. Jordi Alba: “Ma se non vinciamo tutto, non sarà un fallimento”

Operazione triplete, atto secondo. Archiviata la Liga, il Barcellona si appresta alla tappa intermedia sulla strada di Berlino, che domani sera al Camp Nou mette in palio il possibile secondo trofeo stagionale per gli uomini di Luis Enrique. Finale di Coppa del Re, avversario l’Athletic Bilbao, che in semifinale ha negato all’Espanyol uno storico derby andando a vincere a Cornellà dopo l’1-1 del San Mames.

Una finale dall’esito scontato, almeno a guardare le quote: i bookies di Planetwin365 pagano appena a 1,21 la vittoria del Barcellona contro il 14,80 del successo dei baschi. Non solo, ma prevedono anche una goleada, con l’over pagato a 1,42.

A Barcellona sanno di avere la strada spianata, a cominciare dal fatto che giocano in casa. La finale di Champions è lontana ancora una settimana, eppure Luis Enrique non potrà non tenerne conto quando dovrà decidere se schierare o meno dal primo minuto Luis Suarez. L’uruguagio da 2 giorni si allena regolarmente con i compagni e i problemi al muscolo ischiotibiale sembrano alle spalle. Per questo l’ultima parola sul suo utilizzo domani spetta al tecnico, che prenderà una decisione dopo la rifinitura di oggi. Per il resto, tutti a disposizione, tanto più che nell’ultima di campionato sabato scorso gli unici titolari in campo erano Messi e Neymar.
Una prova generale di Juve abbastanza attendibile, almeno a sentire Gerard Piqué: “L’Athletic ha in comune con i bianconeri l’intensità. Però la partita di Champions ci aspetta solo dopo quella con il Bilbao e sarà un’altra storia”. A Barcellona, però, si guardano bene dal fare come Pep Guardiola e dire che conta solo il triplete: “Se anche non dovessimo vincere tutto – dice Jordi Alba – non sarebbe un fallimento”.

L’Athletic vola oggi a Barcellona con la consapevolezza di aver già fatto una piccola impresa arrivando fino alla finale. Il ruolo di vittima designata non è mai piacevole e allora i ragazzi di Valverde provano a sdrammatizzare, come il portiere Iago Herrerin, che in un’intervista con il quotidiano As si è scritto sul palmo delle mani i nomi dei giocatori più pericolosi del Barcellona: “Magari fosse una partita tranquilla, ma mi sa tanto che non sarà così…speriamo tengano in serbo i gol per la Champions e mi lascino stare”. Il tecnico Valverde confida nel suo capitano Aritz Aduriz, capace a 34 anni di giocare la migliore stagione della sua carriera, con 18 reti in 31 partite di Liga.