L’egiziano vuole liberarsi facendo valere un accordo privato, il club viola va per vie legali: “Abbiamo dato mandato per valutare le azioni necessarie per la tutela dei diritti della società”
Tra Mohamed Salah e la Fiorentina è guerra aperta. Il club viola, dopo aver offerto al giocatore uno stipendio da top player per il continuo del prestito dal Chelsea, senza ricevere risposta alcuna dall’egiziano, ha depositato il contratto in Lega, facendo valere la sua autorità. La società dei Della Valle potrà acquistare tutto il cartellino dell’attaccante entro il 31 dicembre, versando 18 milioni nelle casse dei Blues. Ma nonostante il contratto depositato, con tanto di firma di Salah, potrebbe essere addio subito. E il caso finire in tribunale. Perché esiste un documento, un impegno privato voluto dal calciatore nel gennaio scorso (nella foto) e messo nero su bianco, che consentirebbe a Mohamed di rifiutare il prolungamento del prestito in viola. I legali della famiglia Della Valle non considerano valido questo documento, che sarebbe tra l’altro scaduto, visto che la volontà non è stata esercitata entro il 30 giugno, come da accordo. In pratica, il giocatore avrebbe potuto avere l’ultima parola sul suo futuro, a prescindere dalla volontà dei due club. I dirigenti della Fiorentina ieri sera hanno inviato una raccomandata a Salah con l’invito a presentarsi a Firenze il 13 luglio per le visite mediche di rito e la partenza per il ritiro di Moena. Mohamed, per far valere l’impegno privato, dovrebbe andare per tribunali civili. E i tempi sarebbero necessariamente lunghi. Insomma, il prossimo appuntamento tra Salah e la Fiorentina potrebbe avvenire davanti al tribunale della Fifa. A rivolgersi alle vie legali è stato per primo il club viola, che ha reso noto di “aver dato mandato per valutare le azioni necessarie per la tutela dei diritti della Società. In merito agli accadimenti degli ultimi giorni che hanno coinvolto l’atleta Mohamed Salah, Acf Fiorentina – si legge nel comunicato – al fine della massima trasparenza nei confronti dei propri tifosi precisa che il calciatore tramite il suo rappresentante ha rifiutato la proposta migliorativa del proprio contratto ed ha addirittura manifestato l’intenzione di essere trasferito in altro club e non rispondere alla convocazione che gli era stata già inoltrata”.