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Giro: sabato il via con la cronosquadre di Sanremo, Contador da battere

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Giro: sabato il via con la cronosquadre di Sanremo, Contador da battere

Lo spagnolo dovrà guardarsi dalla Sky di Porte, puntano al podio Uran, Aru e Pozzovivo

Scatta sabato con la cronosquadre da 17,6 km, con partenza da San Lorenzo a Mare e arrivo a Sanremo, il Giro d’Italia di ciclismo. Sarà una tappa assolutamente inedita per le grandi corse a tappe, visto che si correrà lungo una pista ciclabile. Non sarà ovviamente decisiva, ma qualche big potrebbe dover cominciare a fare i conti con distacchi fastidiosi.

Dopo le tappe con arrivo a Genova, a Sestri Levante e a La Spezia, la quinta frazione presenta il primo arrivo di montagna del Giro, l’Abetone, dove però non ci si aspettano sfracelli di classifica. Sarà però l’ottava tappa con arrivo in quota di Campitello Matese ad alzare il livello della sfida (ascesa finale lunga 13 km al 7 percento di pendenza media): più di un test per gli uomini di classifica. La prima tappa decisiva sarà quindi la quattordicesima (sabato 23), la cronometro individuale di Valdobbiadene (59,4 km), da interpretare e gestire anche tatticamente, visto che il giorno dopo arrivano le grandi montagne, con la Marostica-Madonna di Campiglio. Dopo il giorno di riposo di lunedì 25, il programma prevede la Pinzolo-Aprica, con il Mortirolo (da scalare dal versante di Mazzo, il più classico), per poi arrivare alle due ultime tappe, decisive in Val d’Aosta: l’arrivo a Cervinia del 29 (con due scalate lunghissime, Saint-Barthelemy e Sant-Panthaleon, prima di quella finale), quello del Sestriere del giorno dopo, con l’attesissima suggestione del Colle delle Finestre. Il finale del Giro torna quindi a Milano.

La squadra da battere sembra senza dubbio la Sky, con l’australiano Richie Porte che si è guadagnato sul campo i gradi di capitano e che dovrà inevitabilmente puntare alla vittoria finale, sostenuto da ottimi scalatori come gli spagnoli David Lopez e Mikel Nieve, il ceco Leopold Konig, il colombiano Sebastian Henao. Non avrà uno squadrone come la Sky, ma la Tinkoff si presenta al via con quello che sembra il favorito numero uno, lo spagnolo Alberto Contador. Lo spagnolo ha vinto il Giro nel 2008, poi si è visto cancellare per doping quela del 2011 (assegnata a Michele Scarponi). Ivan Basso, vincitore del 2010, sarà il suo gregario più importante, ma anche l’australiano Michael Rogers e il ceco Roman Kreuziger rappresenteranno frecce utilissime all’arco di Contador.

Fra i più attesi c’è ovviamente Fabio Aru, salito sul podio lo scorso anno, e che può contare su una squadra (l’Astana) molto competitiva: il punto debole di Aru è la cronometro, dove potrebbe accumulare un ritardo poi difficile da colmare. Nella Bmc, che torna a schierare al Giro anche il belga Philippe Gilbert, assente nelle ultime sei edizioni e che andrà a caccia di qualche soddisfazione personale, c’è da tener d’occhio Damiano Caruso. Per un belga che torna, ce ne è uno che esordisce: si tratta di Tom Boonen, grandissimo specialista delle classiche, inserito nella squadra dell’Etixx, che con il colombiano Rigoberto Uran, secondo nelle ultime due edizioni, punta apertamente alla vittoria finale. La Lampre si presenta al via con due uomini in grado di sparigliare le carte in salita, come Diego Ulissi e il polacco Przemyslav Niemiec, ma che difficilmente potranno dire la loro in classifica generale, almeno per le posizioni che contano.

Senza la sua punta di diamante Alejandro Valverde, la Movistar degli spagnoli testerà al Giro le capacità di fare classifica di Benat Intxausti e Jon Izaguirre. Una delle stelle della corsa sarà certamente l’australiano Michael Matthews (Orica), che, sulla carta, non avrebbe le caratteristiche esatte per puntare al podio, ma che sarebbe però benissimo in grado di sfruttare l’occasione qualora la corsa si dovesse sviluppare in un modo a lui favorevole. Al Giro non ci saranno i big della Katusha, che per la top ten punterà su Yury Trofimov.

Si avvicina al Giro in grande forma Domenico Pozzovivo, che, se ben sostenuto dalla sua Ag2r, oltre ad andare a caccia di qualche soddisfazione di giornata, secondo quelle che sono le sue caratteristiche, potrebbe inserirsi nella lotta per il podio. Punta a fare corsa di classifica anche Franco Pellizotti (Androni). Non ci saranno, infine, i vincitori delle ultime due edizioni, Vincenzo Nibali (2013) e il colombiano Nairo Quintana (2014).

Sulla lavagna di PlanetWin365, il primo favorito per la vittoria finale è Contador, bancato a 1.82, seguito da Porte (3.00), Uran (7.50), Aru (10.00) e Pozzovivo (18.00).