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Moto: Marquez-Rossi, e adesso? A Valencia rischio corrida

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Moto: Marquez-Rossi, e adesso? A Valencia rischio corrida

Dopo il contatto di Sepang e la sanzione contro l’italiano, l’ultima gara rischia di trasformarsi in una corrida

Il Gran Premio della Comunitat Valenciana, che fra poco più di una settimana chiuderà la stagione del Motomondiale, rischia di trasformarsi in una corrida. La caduta di Marc Marquez provocata da Valentino Rossi domenica a Sepang ha scoperchiato la pentola delle invidie e dei patti segreti e aperto la strada a qualsiasi tipo di ritorsione.

Il modo in cui lo spagnolo della Honda, bicampione del mondo in carica della classe MotoGp, ha deciso di intromettersi nella lotta per il titolo iridato fra l’italiano della Yamaha e il suo compagno di scuderia, lo spagnolo Jorge Lorenzo, ha confermato quando Rossi aveva pubblicamente deciso di rivelare nella famosa conferenza stampa prima del Gp di Malesia. Viste alla luce di quanto poi accaduto in pista, le parole di Rossi, “Marquez sta aiutando Lorenzo a vincere il Mondiale perché non vuole che lo vinca io“, hanno trovato una clamorosa conferma. Rossi aveva parlato di strani comportamenti in pista da parte di Marquez anche a Sepang, dove, lo spagnolo della Honda, tempi alla mano, come verificato da diversi addetti ai lavori,m aveva evitato di attaccare la prima posizione di Lorenzo cercando, allo stesso tempo, di impedire che Rossi potesse fare meglio del terzo posto.

Così, negli ultimi due giorni, al di là delle posizioni di bandiera, come quelle inverosimili tenute da importanti media spagnoli, che hanno esclusivamente accusato Rossi, che effettivamente provoca la caduta di Marquez, senza analizzare in alcun modo i comportamenti del pilota della Honda. Rossi, sanzionato dai giudici a fine gara, sarà costretto a partire dall’ultima posizione della griglia di partenza a Valencia, ma, allo stesso tempo, i vertici della Dorna (l’organizzazione del Motomondiale) e i commissari di gara di Sepang non hanno invece potuto evitare di condannare, seppur solo a parole, anche la condotta di gara di Marquez: in parole povere, Marquez con la guida esclusivamente intenta a impedire a Rossi di andare a lottare con Lorenzo, ha provocato la reazione dell’italiano. I tanti video che però da domenica sera stanno facendo il giro del web, dimostrano che Rossi non ha dato nessun calcio a Marquez, come si poteva intuire dai pochi replay durante la gara, anzi, è stato lo spagnolo a poggiare il suo casco sul ginocchio del rivale, che d’istinto lo ha allargato provocando la caduta. Nella provvedimento inflitto a Rossi, infatti, non si fa menzione a nessun calcio o movimento innaturale della gamba sinistra: l’italiano viene punito esclusivamente per avere allargato la sua traiettoria portando Marquez eccessivamente all’esterno della pista. Cosa, tra l’altro, che Marquez nei sei giri precedentei, aveva fatto più volte nei confronti di Rossi.

In pochi inizialmente avevano creduto all’innocenza di Valentino e in tantissimi si erano chiesti i motivi del suo attacco a Lorenzo e Marquez nella conferenza stampa prima di Sepang. Dai giornali però, sono arrivate delle clamorose rivelazioni, filtrate dai testimoni del così detto patto di Andorra, stretto da Lorenzo con Marquez prima della triplice Giappone-Australia-Malesia per impedire all’italiano di vincere il suo decimo Mondiale. Altre rivelazioni sono arrivate dallo storico manager Carlo Pernat: “Marquez da sempre odia Valentino. E secondo voi questo qua aveva in camera il poster di Rossi?“, ha detto, smentendo così la leggenda del giovane spagnolo che da sempre ammira l’idolo italiano. Parole durissime nei confronti di Marquez arrivano anche dall Dorna, anche se non per bocca del boss, Carmelo Ezpeleta. Il direttore generale Javier Alonso, che faceva parte anche della commissione che ha sanzionato Valentino, ha spiegato: “Marquez non fa nulla di illecito, ma il suo comportamento ha poco senso“. La conferma che non tutti gli spagnoli stanno con il loro campione.

E anche se lo storico sponsor del team Honda Hrc, la Repsol, minaccia di lasciare la MotoGp a causa del “comportamento non sportivo di Rossi“, è evidente che, se in pista a Sepang a rimetterci è stato Marquez, quello che rischia di avere buttato via una splendida stagione è l’italiano. Autore di un pessimo 2015, Marquez, non aveva nulla da chiedere a questo Mondiale: il modo in cui ha deciso di interferire nella lotta fra Lorenzo e Rossi, non è piaciuto soprattutto ai colleghi. In questi casi, si sa, contratti e sponsor possono far decidere a tanti di calpestare valori e morale, ma è evidente il differente senso di sportività mostrato dall’italiano Andrea Iannone (Ducati), autore di una durissima ma correttissima battaglia per il terzo posto con Rossi a Motegi, costata diversi punti a Valentino.

Così, in vista della gara di Valencia, si ipotizzano anche gli schieramenti dei piloti: quelli pro-Rossi sarebbero 7 (Iannone, Danilo Petrucci, il britannico Bradley Smith e l’australiano Jack Miller, gli spagnoli Toni Elias e Maverick Vinales), contro i 5 pro-Marquez (Lorenzo, ovviamente, gli spagnoli Hector Barbera e Alvaro Bautista, il tedesco Stefan Bradl, il colombiano Yonni Hernandez). Proprio Iannone nelle ore in cui i contorni dei fatti avevano preso a farsi più chiare e a gettare più di un’ombra sul comportamento e sulla strategia di Marquez ha deciso di cambiare la foto del suo profilo di Facebook: dove ora campeggiano lui e Valentino insieme festanti su un podio. Un chiarissimo segnale in vista di Valencia.

Il pericolo, infatti, è che qualche pilota decida di farsi trascinare dalle emozioni e causare qualche pasticcio ancor più grande in pista. Detto che per Rossi risalire dall’ultima posizione sarà durissima, ammesso che ci riesca, bisognerà allora poi vedere cosa farà Marquez e cosa farà chi si troverà a lottare con Marquez. In tutto questo non si parla mai di Lorenzo, che è quello che da questa situazione ha guadagnato di più. Tranne che in stima. Sono 7 i punti che lo separano da Rossi e (visto che in stagione ha vinto più gare dell’italiano), in caso di vittoria dello spagnolo e di Valentino piazzamento dal terzo posto in giù, il titolo sarebbe di Jorge.