Nella saga infinita di Nadal contro Federer solamente tre gli incontri a Wimbledon, tutti in finale. Oggi però i due campioni si ritrovano in semifinale, terza volta consecutiva nel 2019. Chi si aggiudicherà la puntata n.40 di una rivalità leggendaria?
La finale di Wimbledon del 2008 resta nella storia del tennis come una delle partite più belle di sempre. Artefici di quel match furono Rafael Nadal – vincente in cinque set per una durata complessiva di gioco di quasi 5 ore – e Roger Federer. La rivalità più bella del torneo torna ad accendersi di un nuovo entusiasmante capitolo, il numero 40. Nonostante una saga così lunga, solamente in tre occasioni i due campioni si sono affrontati sull’erba londinese, curiosamente sempre in finale. Su questa superficie Federer conduce 2-1 anche se nel computo generale è il mancino ad essere avanti con 24 successi a 15.
Questa volta però si tratta di una semifinale, quella che condurrà al 133esimo epilogo dei Championships. la terza consecutiva del 2019. A Indian Wells la gara andò all’elvetico per il ritiro dello spagnolo, mentre al Roland Garros il numero 2 del mondo ebbe la meglio interrompendo la striscia di sei ko. In pratica, prima di Parigi Nadal non vinceva contro Re Roger dal 2014. L’erba londinese è il terreno naturale dello svizzero che cerca il nono titolo dei Championship. La condizione fisica del tennista di Manacor è però ottima: solo il cedimento di un set contro Kyrgios ha leggermente rallentato l’attività dello schiacciasassi.
Quale tentennamento in più per Federer, come si è visto nel primo set all’esordio con Harris e con Nishikori ai quarti. Per questo, pur nella difficoltà di un pronostico tra due leggende del tennis, come dimostrano le quotazioni sostanzialmente equilibrate, è ancora una volta Nadal a partire favorito secondo i bookie. Federer potrebbe patire un po’ di più se il match dovesse andare per le lunghe ma è lecito attendersi da parte dei pronostici una conclusione in quattro set. Conseguentemente anche l’Over Giochi 40,5 è avanti rispetto all’Under.