A quasi 18 anni dalla finale di Monaco, i bianconeri ritrovano il Dortmund. Allegri prepara una gabbia per Reus: “L’importante è non prendere gol”. Ancora panchina per Immobile

Il 28 maggio 1997 – il giorno in cui il sogno di fare il bis della Juve campione d’Europa si infranse contro Kalle Riedle – a Torino come a Dortmund se lo ricordano tutti, ma adesso che sono passati 18 anni e le due squadre tornano a incrociarsi in Champions League non ne vuole parlare nessuno. E’ tutta un’altra storia, dicono i protagonisti. Qualcosa in comune, però, c’è: allora come oggi, è la Juventus ad arrivare alla sfida con il favore del pronostico.

Stavolta i bianconeri non hanno strapazzato l’Ajax in semifinale, però sono imbattuti da 21 partite e in Serie A praticamente non hanno rivali. Il Borussia viene da un girone d’andata da incubo chiuso all’ultimo posto in classifica, ma si è preso i primi fischi solo l’undicesima sconfitta stagionale: a quel punto, capitano e portiere sono andati sotto la Südtribüne a parlare con i tifosi. Poi sono arrivate 3 vittorie consecutive. La classifica è ancora quella che è – il Dortmund è dodicesimo e il margine sulla zona retrocessione è piuttosto esiguo -, “ma quando scenderemo in campo contro la Juve non se ne accorgerà nessuno”, promette Jürgen Klopp.

Anche per questo Allegri non si fida e pensa prima di tutto a non prenderle: “Giocando in casa, l’importante è non prendere gol”. Per riuscirci il tecnico metterà Lichtsteiner praticamente a uomo su Marco Reus, il più atteso di tutti, mentre sarà probabilmente Marchisio quello chiamato a limitare gli inserimenti dei centrali Sahin e Gündogan. In avanti riflettori puntati su Tevez, che avrà al suo fianco Morata, preferito a Llorente.

Qualche problema dell’ultimo minuto per Klopp, che nel volo da Dortmund a Torino ha visto Kevin Kampl cadere vittima dell’epidemia di influenza che da una decina di giorni si è abbattuta sul Borussia. L’ex Salisburgo ieri sera non ha partecipato alla rifinitura e con molta probabilità stasera sarà costretto al forfait: al suo posto, sulla destra della trequarti, giocherà Blaszczykowski. In avanti ancora panchina per Immobile, perché al momento il titolare inamovibile è Pierre-Emerick Aubameyang, ex scarto del Milan a caccia di rivincita: “Voglio dimostrare loro che si sono sbagliati”, ha detto l’attaccante in un italiano ancora fluente, nonostante abbia lasciato Milano ormai da 7 anni.

I bookies di Planetwin 365 dicono Juve e pagano a 2,07 il successo dei bianconeri, quasi la metà della quota per il 2, dato a 3,96.