All’Estádio do Dragão, Guardiola si gioca la semifinale contro il suo amico Lopetegui senza 7 giocatori: “Ma non ci dobbiamo lamentare”. Portoghesi senza Jackson e Tello

Sette giocatori assenti – incluso il più forte di tutti – basterebbero a far mettere le mani avanti a qualsiasi allenatore. Non a Pep Guardiola, che a poche ore dalla sfida che gli farà ritrovare da avversario l’ex compagno di Barcellona Julen Lopetegui, ha una sola parola d’ordine: “Non ci lamentiamo!” risponde secco quando gli fanno per l’ennesima volta la conta degli assenti. Robben. Ribery, Schweinsteiger, Alaba, Benatia, Javi Martinez, Starke. “Abbiamo già parlato abbastanza della situazione. Cercheremo di fare del nostro meglio”.

Nonostante le assenze, buone risposte erano arrivate già nella partita di sabato contro l’Eintracht: su tutti, da Lewandowski, in forma smagliante, e dal solito Thomas Müller, tornato a fare l’attaccante puro con gli infortuni di Robben e Ribery. Stasera completerà il tridente con il polacco e Mario Götze, mentre Thiago Alcantara, rientrato dopo quasi un anno dal brutto infortunio al ginocchio, giocherà in mezzo al posto di Schweisteiger.

Qualche problema ce l’ha anche Lopetegui, che per la partita più importante da quando siede sulla panchina del Porto deve fare a meno del suo giocatore migliore, Jackson Martinez, corteggiato da mezza Europa. Il colombiano non ha recuperato dall’infortunio muscolare rimediato a inizio marzo contro il Braga e non è stato neanche convocato. Come lui Cristian Tello (bicipite femorale) e Adrian Lopez, che ancora ieri lavorava a parte. Assenze pesanti almeno quanto quelle del Bayern, che Lopetegui ha provato a esorcizzare pensando a chi invece ci sarà: “Le nostre parole d’ordine sono ambizione e fantasia. Vorrei ricordare a tutti che non siamo qui perché abbiamo vinto un biglietto premio”.

I bookies di Planetwin365 dicono Bayern e pagano il 2 a 1,82.