Con la super volata al Parco degli Uccelli, sull’arrivo della 14ª tappa, Mark Cavendish conquista la 4ª vittoria nella 103ª edizione del Tour, e la 30esima in carriera alla Grande Boucle.

Dopo l’ennesima volata vinta dal britannico, alle ore 13.05 è già ora di rimontare in sella alle proprie bici, che ci sono da percorrere 159 km della Bourg en Bresse-Culoz, tra i mille sali e scendi della 15ª tappa. Tappa breve ma intensa quella che attende oggi i corridori, alla loro prima “avventura” sulle Alpi. 159km che non affronteranno quasi mai in pianura, infatti già al km 23 inizieranno le difficoltà, e dopo qualche piccola salita e discesa, dovranno affrontare subito il primo GPm di giornata, al Col du Berthiand, 8,1% di pendenza media su 6km di ascesa. Per arrivare poi al secondo GPm della tappa, i corridori dovranno affrontare una serie di scalate, che si faranno sentire sui muscoli a fine tappa, in particolare il Col de Pisseloup (4,9km al 5,8%) e Col de la Rochette (5,1km al 5,4%) entrambi di terza categoria. Al chilometro 100 inizierà la salita verso il Grand Colombier, si tratta di una delle montagne più famose della Francia, e la scalata durerà 12,8km con una pendenza media del 6,8% e punte che arriveranno anche al 12%. Una volta arrivati in vetta mancheranno 47km al traguardo e la lunga discesa ci porterà a Culoz per le ultime fatiche della tappa, in particolar modo la salita verso i Lacets du Grand Colombier, che durerà ben 8,4km. Una volta raggiunta la vetta saranno solamente 14 i chilometri da percorrere prima del traguardo, e 5 di questi saranno in discesa tecnica.

Il percorso così frastagliato si espone a fughe che potrebbero partire anche a parecchi chilometri di distanza dal traguardo. Il favorito alla vittoria di tappa, stando alle quote, è il polacco Rafal Majka, quotato a 8,00, ma la grande condizione fisica mostrata dal belga Thomas de Gendt rende molto stuzzicante la quota di 31.00 che gli viene assegnata in caso di successo in questa 15ª tappa.