Serie A, 23ª giornata: il Parma ferma la Roma, il Cesena nega la fuga alla Juve
Napoli ko a Palermo, 1-1 tra Milan ed Empoli, la Lazio torna a vincere a Udine, cinquina Genoa al Verona
Nella settimana del caos generato dall’intercettazione tra Lotito e Iodice, le piccole si prendono la loro rivincita frenando la corsa delle grandi e dimostrando di potersi meritare la Serie A. Le distanze in vetta restano invariate, Juventus e Roma raccolgono un punto a testa con due mezzi passi falsi, il Napoli perde a casa del Palermo e il Milan si fa fermare anche dall’Empoli. A brillare sono Fiorentina e Genoa, la prima vincente per 3-1 col Sassuolo e la seconda esageratamente efficace con il 5-2 al Verona.
I viola hanno espugnato il Maipei Stadium nell’anticipo della ventitreesima giornata di Serie A. Salah, alla prima da titolare, segna e fa bella figura. Babacar fa doppietta, Berardi illude i neroverdi accorciando le distanze, ma la squadra di Montella è brava a controllare il match nella ripresa. La Fiorentina agguanta la quarta posizione in classifica grazie al quarto successo nelle ultime sei gare. La Lazio è un punto più sotto, a Udine è tornata a vincere dopo due prestazioni sottotono, e l’ha fatto grazie al “cucchiaio” dell’ex Candreva dal dischetto.
Il Palermo ha tramortito il Napoli nella sera di San Valentino: secco 3-1, reti di Lazaar e Vazquez nel primo tempo, sigilli di Rigoni e Gabbiadini nella ripresa. I rosanero salgono a quota 33 punti in classifica, i partenopei perdono la prima partita del loro bel 2015 e scendono a -5 dalla Roma, fermata sullo 0-0 in casa dal Parma virtualmente fallito. Un colpo basso per i giallorossi, che all’Olimpico non trovano i tre punti dal lontano 30 novembre.
Stecca però anche la Juventus e la squadra di Garcia resta a 7 punti dalla vetta. I bianconeri pareggiano 2-2 in casa del Cesena, che non ruba nulla, nonostante l’errore di Vidal dagli undici metri che avrebbe potuto cambiare definitivamente il risultato. Bonucci ha fatto davvero fatica senza Chiellini, davanti non c’è Tevez e Llorente sembra l’ombra di se stesso e Buffon è stato uno dei migliori in campo. E questo dice tanto. Occasione persa sì, ma fino a un certo punto.
Milan ed Empoli pareggiano a San Siro, non basta il primo gol di Destro per far sorridere i rossoneri, perché l’ex Maccarone dimostra di essere in grande spolvero e firma l’1-1. Il Milan esce fra i fischi del pubblico, dopo la lezione di calcio offerta dai toscani guidati da Sarri. L’Europa si allontana sempre di più. L’altra milanese, invece, trova la vittoria a Bergamo: 4-1 dell’Inter all’Atalanta, rimasta in dieci per l’espulsione di Benalouane. Protagonista assoluto Guarin, che prima si procura il rigore segnato da Shaqiri, poi sigla una doppietta.
Due gol di Toni non bastano invece al Verona per evitare il massacro. Il Genoa gioca bene e mette in porta cinque palloni. Ottima prova di Niang, Perotti si conferma, i rossoblu guadagnano il sesto posto e si portano a -2 dalla Lazio. La rete di Muriel all’esordio in blucerchiato non evita la sconfitta alla Sampdoria, battuta 2-1 dal Chievo, e raggiunta proprio dal Genoa in graduatoria. Pari per 1-1 tra Torino e Cagliari: a Donsah risponde El Kaddouri e la striscia vincente granata si ferma a 4.