Il club friulano ha scelto di non esercitare l’opzione di rinnovo contrattuale con il tecnico che ha fatto il record negativo di punti (41 punti). In pole c’è Colantuono

Tre ore di faccia a faccia a Londra tra Andrea Stramaccioni e l’Udinese e una fumata nera: niente rinnovo per l’allenatore e divorzio il prossimo 30 giugno, come da scadenza naturale del contratto in essere. Il patron bianconero Gino Pozzo non condivideva le strategie future con il tecnico e ha deciso di cambiare. Il club friulano ha deciso di non esercitare l’opzione per il prolungamento e ha dato la notizia sul proprio sito ufficiale: “Udinese Calcio comunica che dall’incontro tra la dirigenza e il tecnico Andrea Stramaccioni tenutosi oggi è emersa la decisione del club di non esercitare l’opzione in proprio favore di rinnovo contrattuale per la stagione 2015/2016. Pertanto il rapporto con il tecnico cesserà alla scadenza naturale del 30 giugno 2015“. L’ex allenatore dell’Inter ha ottenuto il minimo sindacale in questa stagione, ovvero la salvezza, con un sedicesimo posto e con il record negativo di 41 punti, la quota più bassa mai raggiunta dai friulani da quando la A è a 20 squadre. La sua avventura a Udine è durata solo una stagione e l’indiziato numero uno per sostituirlo è Stefano Colantuono.

Il rapporto tra l’Udinese e #Stramaccioni cesserà alla scadenza naturale del 30 giugno 2015 http://t.co/yO0PdOfDuW pic.twitter.com/nHqhDOM2K0

— Udinese Calcio (@Udinese_1896) 1 Giugno 2015