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Cacciatore ha spiegato il motivo della sua esultanza da cialtrone (VIDEO)

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Certe esultanze entrano nella storia.

La linguaccia di Del Piero, il pollice in bocca di Totti, la mano all’orecchio di Luca Toni.

Gesti che diventano fotografie di un gol che rimarrà scolpito in eterno, a prescindere da come sia entrato il pallone in rete.

Eppure, non solo i grandi campioni e i goleador di tutto il mondo vengono ricordati per il loro modo di gioire.

C'è un’esultanza in particolare che non dimenticheremo mai: quella di Fabrizio Cacciatore.

Il terzino ex Hellas Verona, alla sua prima rete in Serie A, decise di festeggiare così allo Juventus Stadium.

 

 

Una reazione che ricorda molto i balli in discoteca dopo il quinto gin tonic.

Oggi Fabrizio è l’allenatore del Chievo che milita nel campionato di Serie D, in cui per altro ha giocato a cavallo tra il 2015 e il 2019 quando era ancora nella massima serie.

Ma la vera domanda che ci siamo posti oggi, nel giorno del suo compleanno, è la seguente: perché Cacciatore decise di esultare così, come se avesse degli spasmi improvvisi?

In questi giorni è uscita una sua intervista a “DoppioPasso Podcast” in cui ha raccontato il motivo per cui celebrò il gol alla Juventus (e i successivi gol in Serie A di quel campionato) come un cialtrone.

Godetevi quindi la sua risposta sincera al minuto 1:11:39.

 

 

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