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Eva Carneiro, bye bye Chelsea

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La massaggiatrice 42enne saluta definitivamente il club londinese dopo lo strappo con Mourinho: “Non ho ricevuto nessuna scusa”

E’ stato annunciato ufficialmente ieri, ripreso da diverse testate internazionali, che la dottoressa Eva Carneiro avrebbe deciso di lasciare definitivamente il Chelsea circa sei settimane dopo essere stata pubblicamente messa alla berlina da Jose Mourinho dopo essere intervenuta per aiutare l’infortunato Eden Hazard in campo nel corso della partita con lo Swansea dello scorso 8 agosto. Per i suoi “crimini”, la Carneiro è stata declassata dallo Special One, e le era stato impedito di essere presente agli allenamenti, alle partite di campionato senza poter nemmeno assitere la squadra prima, durante e dopo i match. Nel frattempo, il Chelsea aveva chiesto alla dottoressa di tornare al lavoro, ma lei aveva deciso di mettersi in aspettativa per studiare un eventuale azione giuridica con il suo avvocato. Il Guardian riporta oggi che pare esser pronta a citare in giudizio i suoi ex datori di lavoro anche perchè su di lei pesa il danno morale dell'”umiliazione pubblica”. Secondo l’Evening Standard invece non si sarebbe arrivato a questo punto se Mourinho avesse semplicemente chiesto scusa pubblicamente alla Carneiro cosa che, nonostante le minacce di querela, non è ancora avvenuta.

Anna Kessel, co-fondatrice e presidente dell’associazione Women in football (Donne nel Calcio), un’organizzazione che ha offerto sostegno e orientamento alla Carniero nelle ultime settimane avrebbe sostenuto che la colpa dell’intera querelle ricadrebbe su Mourinho e che nulla sarebbe accaduto se il portoghese avresse saputo mostrare un briciolo d’intelligenza rigettando le sue dichiarazioni. Secondo lei la Carneiro non avrebbe commesso pertanto nessun illecito e sarebbe dovuta essere integrata nel team di specialisti al seguito di Mourinho subito dopo l’accaduto: “Sembra del resto abbastanza evidente che la Carneiro quel giorno non fece altro che adempiere alle sue responsabilità di medico e che se avesse seguito il consiglio di Mourinho non intervenendo su Hazard, avrebbe violato le linee guida mediche generali della FA. Ha fatto la cosa giusta. Successivamente è stata messa da parte dal club e la sua posizione è diventata insostenibile. Quanti di noi accetterebbero di buon grado di essere retrocessi a un lavoro con funzioni estremamente ridotte pur non avendo commesso nulla di illecito e senza ricevere nemmeno le scuse dal club per l’enorme errore commesso per la verità da Mourinho?“Un affare spinoso che rischia di complicare ulteriormente questa momento buio per Mourinho alla guida del Chelsea.

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