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Giorgio Chiellini a Planetwin365.News: "Spalletti è la scelta giusta per la Nazionale"

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Un periodo di assoluto valore nella carriera di Giorgio Chiellini è stato sicuramente quello con la maglia azzurra. Per il difensore, ora in forza ai Los Angeles FC, ben 117 presenze con la Nazionale maggiore, arricchite da 8 gol e coronate da un indimenticabile titolo di campione d'Europa nel 2021. Nell'intervista che abbiamo realizzato nella metropoli californiana insieme agli amici di Operazione Nostalgia, non potevamo non toccare un argomento così caro soprattutto in un momento in cui la nostra Italia si sta giocando l'accesso al prossimo Euro2024 che si svolgerà in Germania.

Giorgio, c'è stato un momento in cui hai capito che c'era la possibilità di diventare campione d'Europa?

Ero molto ottimista, venivamo da un percorso di circa 30 partite senze sconfitte: si respirava tanta positività ed un'aria magica. Sapevo che, per la qualità della rosa e per ciò che stava esprimendo, saremmo arrivati senza problemi ai quarti di finale. Abbiamo disputato un girone di grande livello, con consapevolezza e forza. C'era grande concentrazione perchè, chiunque scendesse in campo, dava sempre il massimo. Abbiamo avuto un po' di fortuna con l'Austria che, onestamente, ci ha messo in difficoltà. Con il Belgio c'è stata una grande partita di dominio; per alcuni episodi dubbi l'abbiamo trascinata fino alla fine anche se meritavamo di chiuderla prima. Il match con la Spagna è stato quello più sofferto di tutto il percorso con il ct Mancini. Un pizzico di fortuna l'abbiamo avuta visto il successo ai rigori sia in semifinale che in finale ma credo che fosse la formazione meritevole di vincere per ciò che si è dimostrato in campo nell'intero Europeo.

Luciano Spalletti è la scelta giusta, con lui può ricominciare con un nuovo ciclo?

Non mi aspettavo tutto quello che è successo in estate ma sono convinto che alla fine sia la chiusura di un cerchio. Per Spalletti, che era fermo dopo l'esperienza vincente di Napoli, è il coronamento di una grande carriera; ha fatto bene dovunque sia andato e la ciliegina sulla torta era proprio la Nazionale. E' un allenatore giusto per questo nuovo percorso: c'è una buona base e grandi prospettive, perchè ci sono giovani di talento che tra 2-4 anni arriveranno nel pieno della maturità. Sono convinto che questa squadra tra il Mondiale 2026 - a cui dobbiamo per forza qualificarci - e l'Europeo 2028 avrà una generazione con tanta esperienza e spessore che possa permettere loro di essere leader anche a livello internazionale: penso a Bastoni, Donnarumma e Chiesa e a tutta quella generazione che in quel momento avrà tante partite in Nazionale alle spalle.

In riferimento proprio a Bastoni, nella coppia difensiva con Scalvini va a raccogliere l'eredità lasciata dalla coppia Bonucci-Chiellini. Cosa ne pensi?

Alessandro Bastoni lo conosco meglio perchè ho avuto modo di passare con lui gli ultimi due anni in Nazionale. Di lui ho parlato spesso e sempre bene perchè lo ritengo uno dei centrali della sua età più forti in circolazione, tra i primi 5 al mondo. Deve solo continuare a lavorare e avere voglia di migliorarsi, come in un normale percorso per un giovane di 24 anni. Alla sua età non ero così forte: se avrà quella costanza mentale e un po' di fortuna con gli infortuni, sarà un giocatore su cui l'Italia potrà contare per tantissimi anni. Ho incontrato Giorgio Scalvini nell'ultimo raduno prima di lasciare la Nazionale. E' un bravo ragazzo con tanta potenzialità: più giocano insieme, meglio è. La conoscenza del compagno di reparto aiuta tantissimo a capire quei dettagli, quegli automatismi che, quando vengono naturalmente, consentono di migliorare la performance. Avranno tanto tempo per giocare insieme e mi auguro che possano essere una coppia importante per il futuro dell'Italia, così come quei giocatori che potrebbero essere stati "oscurati" dalla presenza mia e di Leonardo Bonucci.

Un amico e collega con cui hai condiviso molto sia a livello di club che in Nazionale, Gianluigi Buffon, è ora capo delegazione: che apporto può dare, secondo te?

Sono felicissimo perchè penso che sia un bellissimo inizio di post carriera. La Nazionale ha un'aura magica e Gigi ha bisogno di impegnarsi in qualcosa in cui crede veramente. Ha un amore e una passione immensi per i colori azzurri. Nelle partite più importanti della Juventus non era mai "nervoso" quanto per quelle della Nazionale, ci teneva tantissimo. Al di là del ruolo di rappresentanza, questo senso di appartenenza può apportare tanto nel nuovo gruppo e può costituire un punto di riferimento sia per i giocatori che per il nuovo ct. Conoscendo da sempre tutte le dinamiche di una Nazionale, anche quelle che caratterizzano i momenti difficili purtroppo inevitabili, avere una persona di tale caratura umana e tecnica può essere di grande aiuto per Spalletti.