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Il tracollo della Germania, la crisi di una nazionale da rifondare

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

«La responsabilità è tutta mia». Dopo 15 anni da ct, Joachim Löw ha salutato e passato la mano, chiudendo un’avventura cominciata da profeta, impreziosita dal titolo mondiale del 2014 e segnata nel tratto finale da due delusioni epocali: l’eliminazione ai gironi dai mondiali 2018 e il naufragio agli ottavi di Euro 2020. I media tedeschi gli hanno dedicato più ironia che critiche aspre. Tuttavia, sebbene il tecnico abbia da tempo smarrito il “magic touch” dei suoi primi anni da ct, sarebbe stato ingeneroso e facile addossargli tutte le responsabilità.

Ha piuttosto impressionato, nella Germania di Euro 2020, la mancanza di temperamento, di identità e di cattiveria agonistica, caratteristiche proprie del suo calcio. Composta da forze quasi interamente reclutate nei top club europei, la squadra è andata incontro al fallimento senza lottare. Basti pensare all’azione del 2-0 dell’Inghilterra, che ha suggellato l’eliminazione, con Gnabry che va molle sul pallone a metà campo e lo lascia alla ripartenza avversaria. Oppure all’atteggiamento dimesso del talento del Chelsea Havertz, così come ai numeri velleitari di Leroy Sané.

Una mancanza di determinazione stigmatizzata duramente in un’intervista alla “Bild” dal campione del mondo Lukas Podolski, 130 partite in nazionale: «Una squadra senza orgoglio, volontà e spirito da combattimento. Si vedeva dalle facce che non c’era reazione, erano quasi indifferenti». La nazionale più presente nelle fasi finali degli Europei (13 partecipazioni) e più vincente (tre titoli, come la Spagna), ha lasciato Euro 2020 con un bilancio più che modesto. Opaca contro la Francia, vincente solo contro il Portogallo, salva per miracolo contro l’Ungheria, è affondata senza reagire contro l’Inghilterra.

Hansi Flick, il successore di Löw, dovrà ricostruire in fretta soprattutto lo spirito di squadra. A Qatar 2022 mancano solo pochi mesi e la Mannschaft, nonostante tutto, parte alta nelle valutazioni dei bookie. Planetwin365 la dà vincente dietro Brasile e Francia a quota 9,50, Snai più scettica a 10,00 e Sisal a 11,00.