Quando pensiamo allo sport, ci vengono in mente sudore, campo aperto e il fragore della folla in delirio. Eppure, negli ultimi anni, è arrivato un nuovo protagonista a cambiare le regole del gioco: il concetto di eSports. Niente zolle di terra smosse o reti che si gonfiano, ma pixel che sfarfallano, joystick impugnati come lame e milioni di spettatori incollati agli schermi. Eppure l’avreste mai detto? È sport vero.
Gli eSports – termine che sta per electronic sports – rappresentano la nuova frontiera della competizione sportiva: tornei professionali di videogiochi che mettono di fronte atleti digitali in sfide ad altissima intensità. Non è solo un passatempo da cameretta: parliamo di un settore che nel 2024 ha superato i 1,5 miliardi di dollari di fatturato a livello globale, con arene gremite e un seguito social da far impallidire molte leggende dello sport tradizionale.
Le qualità richieste a un pro-player non sono così diverse da quelle di un calciatore, di un tennista o di un cestista: prontezza di riflessi, strategia, gestione dello stress e allenamento quotidiano. Esatto, i gamer professionisti si allenano anche 8-10 ore al giorno. A cambiare è solo il campo da gioco: dal verde prato al luccicante universo virtuale.
Una curiosità che forse non tutti sanno: la prima competizione ufficiale di eSports si è tenuta addirittura nel 1972, ben prima che la parola "eSports" entrasse nel nostro vocabolario. Era un torneo di Spacewar! all’Università di Stanford e come premio per il vincitore un abbonamento annuale a una rivista... altro che montepremi da milioni di dollari come ai giorni nostri! A dimostrazione che la voglia di competere – anche davanti a uno schermo – è vecchia quanto i videogiochi stessi.
Oggi invece i numeri fanno girare la testa: nel 2022, il montepremi del celebre torneo di Dota 2, The International, ha superato i 40 milioni di dollari. Si tratta di cifre paragonabili (e in alcuni casi superiori) a quelle di Wimbledon o del Tour de France. Ma non parliamo solo di giochi di combattimento o strategia: anche titoli sportivi come FIFA e NBA 2K hanno dato vita a vere e proprie leghe professionistiche, con team ufficiali collegati a club sportivi reali come il Paris Saint-Germain o il Manchester City.
Sul blog di Planetwin365.news, che ha cura di raccontare l’evoluzione dello sport, non era pensabile ignorare questo fenomeno che ormai è parte integrante del panorama competitivo mondiale. Gli eSports non sono più una curiosità per pochi appassionati, al contrario sono materia di studio, investimento e spettacolo. Restano il simbolo di come lo sport, pur restando fedele alla sua essenza – sfida, talento, passione – sappia reinventarsi, restando al passo con i tempi.
Reale o virtuale che sia, dallo sport ci aspettiamo sempre divertimento e gli eSports non fanno eccezione. Che in futuro si giochi dunque più tra le luci degli schermi e in un mondo digitale più che sui campi e tra le palestre? L’evoluzione dello sport è inarrestabile e forse quel futuro, in fondo, è già qui. Non perdete l’ultima tappa del nostro viaggio, stay tuned!