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Le “Cenerentole del Gol”: chi ha indossato con più stile la Scarpa d’Oro nelle ultime 10 edizioni

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Image by GolDisegnati

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Dieci anni di gol, dieci stagioni di bomber che hanno mandato in visibilio i tifosi e fatto tremare le difese avversarie. La Scarpa d’Oro, premio assegnato al miglior marcatore dei campionati europei, è stata negli ultimi anni terreno di conquista per fenomeni assoluti. Ma oggi vogliamo raccontarla in modo diverso. Niente noiosa lista cronologica: qui si parla di classifica, ma in base ai gol segnati in ciascuna annata. Perché alla fine ciò che conta è chi ha bucato più reti. Ecco il nostro podio degli ultimi 10 anni, rigorosamente ordinato a suon di palloni a segno! Non perdere il carosello di GolDisegnati per l’elenco completo dei campioni titolati.

Al terzo posto troneggia Leo Messi con i suoi 37 gol realizzati nella stagione 2016/2017. Per lui era “solo” una delle sei Scarpe d’Oro vinte in carriera, praticamente un collezionista seriale. Ma quel bottino era giunto al termine di una Liga incandescente, con Real Madrid e Barcellona a contendersi la vetta. E sebbene non sia stato il Barça di Messi ad aggiudicarsi il campionato, abbiamo avuto modo di osservare l’argentino giocare un insieme di altri sport: slalom gigante tra i difensori, tiro a segno da cecchino e sprint da centometrista. Fra traiettorie impossibili al limite dell’area e angolini sotto l’incrocio, per questo campione segnare sembrava più un passatempo, come fare cruciverba la domenica in spiaggia, solo a velocità supersonica e contro la disperazione della retroguardia avversaria.

Per scoprire la medaglia d’argento di questo podio, restiamo in ambito blaugrana. Quando Luis Suárez era al Barcellona, infatti, era come se in campo giocassero in dodici. Nella stagione 2015/2016 l’uruguaiano ha messo a referto ben 40 gol nel massimo campionato spagnolo, superando addirittura i suoi illustri compagni di squadra Messi e Neymar. Con questi numeri il Pistolero è diventato il primo giocatore, dopo anni di dominio Messi-CR7, a strappare l’ambita Scarpa d’Oro dalle loro mani. Impossibile dimenticare come Suárez nello stesso anno abbia realizzato anche16 assist. Non solo segnava, dunque, ma regalava anche ghiotte occasioni da gol ai compagni: un Babbo Natale in calzamaglia. O forse il suo Barcellona era un’orchestra sinfonica e lui il Maestro d’eccezione.

Al primo posto della nostra classifica non poteva mancare l’uragano polacco. Nella stagione 2020/2021 Robert Lewandowski ha deciso di riscrivere i libri di storia: 41 gol in Bundesliga, superando il record leggendario di Gerd Müller che resisteva da 49 anni. “The Body” non solo vince la Scarpa d’Oro, regalando anche il campionato al Bayer Monaco, ma lo fa con il miglior bottino dell’ultimo decennio. Un cyborg travestito da centravanti che ha staccato un secondo Andrè Silva di ben 13 reti. Per capire la portata dell’impresa basta un dato: in questa stagione, Lewandowski ha segnato una media di un gol ogni 60 minuti circa. Praticamente, segnava più spesso di quanto la maggior parte di noi metta su il caffè al mattino. Una macchina da gol così efficiente che persino i portieri avversari, a fine partita, probabilmente avrebbero preferito chiedere un selfie invece di protestare per i gol subiti.

Tre fenomeni, tre visioni diverse di interpretare l’arte del gol, ma con una sola certezza: in Europa, nell’ultimo decennio, segnare in questo modo è stato affare per pochi eletti.

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