Rossoneri e biancocelesti opposti sabato sera nel primo dei due duelli fondamentali del mese. Contro la Lazio, la retroguardia milanista ha dato finora il meglio di sè con tre clean sheet. Ma i recenti problemi potrebbero favorire Immobile e soci…

C’è un problema: per quanto Gattuso la possa tirarla, la coperta del Milan sembra essere troppo corta. Da una parte o dall’altra i rossoneri restano scoperti.

Contro Udinese e Juventus Rino ha ritrovato i gol del pistolero Piatek, tornato a sparare dopo gli stop con Inter e Samp. Allo Stadium, specie nel primo tempo, la squadra è finalmente sembrata aggressiva e aveva una manovra fluida. Da un mese a questa parte, però, il Milan ha smarrito la certezza difensiva. Davanti alla porta di Donnarumma (o di Reina) non c’è più la solita diga. E l’acqua passa. Fra dicembre e febbraio il Milan aveva una delle migliori difese di tutta Europa.

Ora, proprio come a inizio stagione, fatica a mantenere la porta inviolata. Negli ultimi 5 turni gli avversari sono sempre andati a bersaglio, mentre nei precedenti 7 Romagnoli e compagni avevano collezionato 5 clean sheet. In generale però i numeri della difesa rossonera sono buoni: per ritrovare un Diavolo meno battuto bisogna risalire alla stagione 2011-12: all’epoca erano 26 i gol incassati in 31 turni.

Sabato sera lo scontro diretto con la Lazio: in palio ci sono di fatto 4 punti (chi vince, visto il pareggio dell’andata, avrà dalla sua anche lo scontro diretto…) che possono essere decisivi nella corsa alla Champions League. Proprio contro i biancocelesti il Milan difensivamente si esalta. Negli ultimi 5 scontri diretti, fra campionato e Coppa Italia, la squadra di Gattuso ha subito solo due gol, mantenendo la porta inviolata in tre occasioni. La partita può quindi esser presentata come una sfida fra Piatek e Immobile, i bomber delle due squadre, ma ultimamente il risultato più gettonato fra le due è lo 0-0. Gattuso deve quindi sistemare la difesa: perché ultimamente si è ritrovato con la coperta troppo corta. Specie dietro.