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Ottavi, che passione: la classifica dei migliori marcatori degli ottavi di finale dai Mondiali del 1990 ad oggi

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Il copioso tempo a disposizione che gli appassionati di pallone dalle Alpi a Lampedusa si stanno concedendo ormai da otto anni a questa parte in occasione dei Mondiali ci dà lo spunto per vivisezionare ed esaminare sempre più approfonditamente il mondo delle statistiche e delle curiosità iridate. Mentre il torneo in Qatar si sta avviando verso il termine della prima fase a gironi, non ci facciamo trovare impreparati – come mai potremmo – e in vista degli ottavi di finale ci sentiamo in obbligo di andare a sfogliare l’album dei ricordi per trovare delle curiosità che più ci stuzzicano. È proprio prima della fase ad eliminazione diretta, che abbiamo deciso di stilare la classifica marcatori dei calciatori più prolifici dell’era moderna, da Italia ’90 in poi. Tra carnefici e carneadi, eroi senza tempo ed eroi per una notte (o un pomeriggio), ecco la graduatoria dei migliori marcatori degli ottavi di finale dei Mondiali. Chi vincerà mai? Forse già lo sapete. Ma date una bella occhiata al podio. Troverete gustose sorprese.

Kennet ANDERSSON (Svezia) – 2 reti Il granatiere svedese si mette in mostra al mondo intero con la doppietta che consente alla Svezia di proseguire la sua avventura mondiale durante l’edizione di USA ’94. Nell’attacco dei Blågult è Kennet a far la voce grossa e a far valere i suoi centimetri nel match contro l’Arabia Saudita, durante il quale è Martin Dahlin ad aprire le marcature. Sarà un torneo indimenticabile quello del futuro attaccante di Bari, Bologna e Lazio, durante il quale trascina la sua Svezia fino al terzo posto e con cinque reti si laurea vice-capocannoniere alle spalle di Hristo Stoichkov e Oleg Salenko.

Roberto BAGGIO (Italia) – 2 reti Dopo averlo atteso invano nelle prime tre partite del Mondiale, Roberto Baggio dimostra all’Italia e al mondo intero la sua matrice divina nell’infuocato catino del Foxboro Stadium di Boston. La Nazionale di Arrigo Sacchi sta perdendo per 1-0 contro le Aquile della Nigeria e, quando sembra che stia per maturare una dolorosa eliminazione, il Divin Codino riaccende le speranze e le gioie azzurre con la rete che manda le squadre ai supplementari. Il radente che batte Peter Rufai e la gioia sul suo volto celebrano la svolta del suo torneo. Il calcio di rigore realizzato successivamente manda l’Italia ai quarti di finale e consente alla Nazionale di continuare a coltivare il sogno iridato.

Gabriel Omar BATISTUTA (Argentina) – 2 reti Il centravanti della Seleccion riesce ad andare a segno durante gli ottavi di finale di due edizioni: l’attaccante della Fiorentina, infatti, non riesce ad evitare il tracollo dell’Albiceleste nel 1994 quando mette a segno un gol nella sconfitta contro la Romania per 3-2, mentre è lui ad aprire le marcature nel pirotecnico 2-2 contro l’Inghilterra che, poi, vede i sudamericani vittoriosi sulla nazionale dei Three Lions ai calci di rigore.

Dennis BERGKAMP (Paesi Bassi) – 2 reti Per oltre un decennio la sua zazzera bionda ha illuminato l’attacco della selezione Oranje, rivelandosi come l’unico e vero erede di Marco van Basten. Ha la tecnica, l’eleganza e l’istinto del gol, sebbene segni meno del Cigno di Utrecht. Tuttavia, segnare fa parte del suo mestiere e quando è in area di rigore, la sua presenza si sente. Nel 1994, infatti, partecipa assieme al compagno di squadra nell’Inter, Wim Jonk, al 2-0 che fa fuori l’Irlanda, mentre quattro anni dopo apre le marcature nel 2-1 alla Jugoslavia.

Henri CAMARA (Senegal) – 2 reti È grazie all’attaccante del Sedan che Les Lions du Teranga continuano a far sognare il loro popolo e tutto il continente africano. Il Senegal, infatti, è la vera sorpresa del torneo e la doppietta del centravanti sulla Svezia esalta ancor di più la squadra di Bruno Metsu. Matura, così, la qualificazione ai quarti di finale dopo la rimonta compiuta sui Blågult che cedono di schianto al golden goal di Henri quando manca un minuto al termine del primo tempo supplementare.

Edinson Roberto CAVANI (Uruguay) – 2 reti In soli 62 minuti riesce a far meglio di quanto fatto nei due precedenti Mondiali. È lui l’eroe dell’impresa di Sochi che vede La Celeste sbarazzarsi del Portogallo di Cristiano Ronaldo negli ottavi di finale. La sua doppietta, infatti, consente agli uruguagi di coltivare sogni di gloria dopo le cocenti delusioni del 2010 e del 2014, ma nei quarti di finale nulla potranno contro i futuri campioni del Mondo della Francia.

Carlos CESAR SAMPAIO (Brasile) – 2 reti Il centrocampista è uno degli inattesi gioielli che brilla più di tutti nel diadema della Seleção durante i Mondiali di Francia ’98. È lui ad inaugurare l’edizione transalpina con la rete alla Scozia nella partita inaugurale ed è lui a realizzare una doppietta nel 4-1 con cui il Brasile si sbarazza del Cile di Salas e Zamorano.

Angel Fabian DI MARIA (Argentina) – 2 reti Con quello in Qatar, El Fideo partecipa al suo quarto Mondiale. La sua firma compare in due edizioni iridate e, se la sua seconda realizzazione è l’illusorio pareggio del momentaneo 1-1 durante i Mondiali di Russia 2018 contro la Francia, il suo nome resta nella storia per aver realizzato la rete decisiva contro la Svizzera nell’edizione brasiliana del 2014: grazie al successo per 1-0, infatti, la Seleccion riesce ad aver la meglio sugli elvetici e ad accedere ai quarti di finale.

Landon DONOVAN (Stati Uniti) – 2 reti È forse lui il più grande talento di sempre del calcio statunitense. Con la maglia degli Yanks, infatti, detiene i primati di longevità e realizzazioni, piazzandosi al secondo posto nella graduatoria delle presenze, dietro solo a Cobi Jones. Nell’arco di quindici anni l’attaccante riesce a mettersi in evidenza in due edizioni dei Mondiali: la prima nel 2002 quando contribuisce ad eliminare i cugini del Messico, poi otto anni dopo quando la sua rete, però, non evita la capitolazione contro il Ghana.

Ilie DUMITRESCU (Romania) – 2 reti È il carnefice dell’Argentina a USA ’94. La sua doppietta, infatti, esalta la Romania e fa piombare nello sconforto l’Albiceleste che, così, saluta prematuramente il torneo a stelle strisce. È un attaccante, ma la doppietta negli ottavi di finale rappresenta la sua unica presenza sul tabellino dei marcatori. Beh, quanto basta per il centravanti della Steaua Bucarest per finire nella storia della sua Nazionale di calcio.

Kylian MBAPPÉ (Francia) – 2 reti Finalmente la Francia ha trovato il vero erede di Zinedine Zidane. Seppur giochi in un ruolo totalmente diverso e il parallelo non sia tecnicamente il medesimo, Mbappé riesce a caricarsi sulle sue spalle la Nazionale transalpina come il suo predecessore, trascinandola alla vittoria finale. La sua doppietta contro l’Argentina è un compendio di strapotere fisico e tecnico, fatale per le fortune della Seleccion che è costretta ad inchinarsi davanti al nuovo fenomeno dei Bleus.

Roger MILLA (Camerun) – 2 reti È uno dei pilastri su cui si fonda la tradizione calcistica del continente africano. Infatti, Roger fa la storia a suo modo: segnando. Durante il Mondiale di Italia ’90, dopo aver sorpreso i campioni del Mondo in carica nella partita inaugurale, il Camerun è la formazione-simpatia per eccellenza e grazie alla sua doppietta negli ottavi di finale contro la Colombia di Higuita e Valderrama, Les Lions Indoptables riescono ad accedere incredibilmente ai quarti, segnando un primato storico per una nazionale africana ad un Mondiale.

Thomas MÜLLER (Germania) – 2 reti Soprannominato Raumdeuter (Colui che interpreta gli spazi), fa della completezza la sua arma più affilata che gli consente di essere sulla cresta dell’onda ad altissimi livelli ormai da quindici anni. Esordisce nella Nazionale tedesca appena ventenne e la sua duplice firma compare sul tabellino del contestato match contro l’Inghilterra durante Sudafrica 2010 terminato 4-1 proprio per la Germania.

Michael OWEN (Inghilterra) – 2 reti Impossibile dimenticare il gol contro l’Argentina, forse quello che sancì definitivamente la sua consacrazione internazionale, dopo aver esaltato i tifosi del Liverpool in Premier League. Ha soltanto diciotto anni, ma la sua perla sarà inutile ai fini della qualificazione ai quarti di finale di Francia ’98, seppur rimanga nella storia. Partecipa, inoltre, anche al 3-0 dell’Inghilterra sulla Danimarca ai Mondiali di Corea del Sud e Giappone nel 2002.

James David RODRIGUEZ (Colombia) – 2 reti Il mondo si accorge ufficialmente di essere davanti a un fenomeno. Il fantasista colombiano, infatti, trascina la Colombia nel derby sudamericano contro l’Uruguay grazie ad una doppietta di incredibile fattura, tant’è che la sua prima rete viene premiata con il FIFA Puskas Award come rete più bella del 2014. Los Cafeteros si aggrappano a lui durante il Mondiale brasiliano, ma il loro sogno s’interrompe nel turno successivo proprio contro i padroni di casa.

Wesley SNEIJDER (Paesi Bassi) – 2 reti Per anni ha il monopolio della maglia numero 10 degli Oranje. Niente male. Il fantasista riesce a finire sul tabellino dei marcatori in due edizioni differenti: prima nel 2010 quando una sua rete contribuisce all’eliminazione della Slovacchia, dando una spinta alla Nazionale verso la finalissima; poi nel 2014 quando a Fortaleza dà il via alla rimonta arancione contro il Messico a due giri di lancette dal novantesimo prima che la completi Klaas Huntelaar dal dischetto in pieno recupero.

Dragan STOJKOVIC (Jugoslavia) – 2 reti Piksi è stato il talento più cristallino della sua generazione, in un Paese come la Jugoslavia che, storicamente, è sempre stata una florida fonte di calciatori dall’altissimo bagaglio tecnico. Durante Italia ’90 sta vivendo il periodo più bello della sua carriera e, in occasione degli ottavi di finale, la sua doppietta manda a casa la Spagna, spalancando ai Plavi le porte dei quarti di finale contro l’Argentina.

Luis Alberto SUAREZ (Uruguay) – 2 reti La doppietta del Pistolero è sufficiente alla Celeste per aver ragione della Corea del Sud durante i Mondiali del 2010 e proseguire verso la rincorsa alla Coppa del Mondo. Più che quella doppietta, della kermesse sudamericana rimane indelebile il suo gesto contro il Ghana nei quarti di finale quando respinge all’ultimo secondo un pallone con le mani poco prima che varchi la linea con il conseguente errore di Asamoah Gyan dal dischetto. Un “sacrificio” che, però, non è proprio il ritratto della sportività.

Carlos Alberto TEVEZ (Argentina) – 2 reti El Apache partecipa a due edizioni iridate con l’Argentina, ma lascia la sua netta impronta nel match contro il Messico durante il Mondiale in Sudafrica nel 2010 segnando una doppietta che vede l’Albiceleste estromettere per il secondo torneo consecutivo la nazionale centramericana durante gli ottavi di finale. A Johannesburg finisce 3-1 e quelle due reti sono le uniche realizzate durante il torneo.

Christian VIERI (Italia) – 2 reti La sua corsa verso l’area norvegese, il diagonale di destro che batte Frode Grodås e l’iconica esultanza assieme ad Alessandro Del Piero mentre impazzisce di gioia il Velodrome di Marsiglia. Sono immagini immortali e tatuate a fuoco nelle memorie degli appassionati dalla rievocazione in Così è la vita di Aldo, Giovanni e Giacomo. Quattro anni dopo, invece, il suo colpo di testa zittisce lo stadio di Daejon durante quella pantomima di partita contro la Corea del Sud.

David VILLA Sanchez (Spagna) – 2 reti El Guaje è il miglior marcatore di sempre della Spagna e con La Roja vince titoli europei e mondiali su cui, spesso, vi è impressa la sua griffe. Dopo la rete che apre le marcature contro la Francia durante i Mondiali 2006, poi vinta 3-1 dai transalpini, sulla vittoria nella manifestazione in Sudafrica di quattro anni dopo, il suo nome compare praticamente in ogni partita. È sua la rete decisiva che decide il derby con i cugini del Portogallo e vale il pass per i successivi quarti di finale.

Rudolf VÖLLER (Germania) – 2 reti Che il lupo perda il pelo ma non il vizio è una gran verità e l’attaccante della Mannschaft lo dimostra con i fatti durante l’edizione del 1994. L’ex centravanti della Roma ha ormai trentaquattro anni, ma il suo fisico regge ancora. Eccome. Le sue due reti, infatti, danno lo sprint necessario alla Germania per aver ragione del Belgio e superarlo per 3-2. La doppietta contro Les Diables Rouges rappresenta gli ultimi due acuti di Rudy con la nazionale tedesca che abbandona, infatti, dopo il quarto di finale perso con la Bulgaria.

Jürgen KLINSMANN (Germania Ovest e Germania) – 3 reti Per lui gli anni non sembrano passare mai e, infatti, è l’unico della nostra graduatoria a far da ponte fra due epoche. Sì, perché Jürgen ha messo la sua firma in ben tre Mondiali diversi, lanciando l’allora Germania Ovest verso la conquista della Coppa del Mondo durante Italia ’90 e partecipando alle spedizioni poco fortunate di USA ’94 e Francia ’98. Forse la rete più importante la segna proprio nel suo stadio, San Siro, quando assieme al compagno di squadra Andreas Brehme manda al tappeto l’Olanda dei cugini milanisti, staccando il pass per i quarti di finale. Le sue successive marcature arrivano contro Belgio (1994) e Messico (1998).

Lukas PODOLSKI (Germania) – 3 reti Gli occhi sono tutti per lui quando nel 2006, all’Arena auf Schalke di Gelsenkirchen trascina con una doppietta la Germania al successo contro la Svezia. La Mannschaft, guidata proprio da Jürgen Klinsmann, vede nel giovane attaccante del Colonia un talento del futuro e, infatti, si fa sentire anche quattro anni dopo durante il match contro l’Inghilterra nel Mondiale sudafricano, vinto per 4-1.

Tomas SKUHRAVY (Cecoslovacchia) – 3 reti Grazie alle sue reti la Cecoslovacchia vive gli ultimi momenti di gloria della sua storia calcistica prima della sua dissoluzione. Il gigante boemo è il pezzo da novanta della nazionale guidata da Jozef Venglos e dopo la doppietta rifilata agli Stati Uniti nel match inaugurale, il futuro centravanti del Genoa riesce a fare ancor di meglio davanti agli spettatori del San Nicola di Bari, tramortendo la matricola Costa Rica con una tripletta che fissa il risultato finale sul 4-1.

RONALDO Luis Nazario de Lima (Brasile) – 4 reti Come lui nessuno mai. E non poteva essere altrimenti. È lui il re dell’epoca moderna, colui che è stato in grado di far mettere la quinta al mondo del calcio. Oltreché nei cuori degli appassionati, Ronaldo detiene un cospicuo numero di record e le quattro reti realizzate in tre Mondiali lo portano inevitabilmente sul gradino più alto del podio. La sua è una rincorsa iniziata nel 1998, quando una sua doppietta, in collaborazione con Cesar Sampaio, elimina il Cile. Poi segna ancora nel 2002 nel 2-0 rifilato al Belgio, infine nel 2006 quando partecipa al 3-0 contro il Ghana, segnando la rete che lo avrebbe posto come miglior marcatore nella storia dei Mondiali fino al 2014, quando poi il suo record venne battuto da Miroslav Klose.