Il centrocampista del PSG racconta alla televisione argentina tutto il suo cordoglio: “Sono scioccato”
Javier Pastore è rimasto particolarmente colpito dagli attacchi terroristici di venerdì scorso a Parigi. Non solo perché l’ex Palermo gioca oggi nelle file del PSG, la squadra della capitale francese ma anche perché, come ha avuto modo di raccontare lo stesso centrocampista ai media argentini, due suoi amici hanno trovato la morte nell’attacco al teatro Bataclan. E in questo contesto, ha ammesso che il ritorno nella capitale sarà “decisamente scioccante“.
“I miei amici erano nel teatro, al momento dell’attacco. Avevano un ristorante a 300 metri da casa mia e quel giorno erano a vedere il concerto della rock band“. Intervistato da Tele 8 Córdoba Pastore è passato a visitare la sua famiglia in Argentina prima di intraprendere il viaggio di ritorno a Parigi: “Proprio perché conoscevo delle vittime è tutto molto più triste, però purtroppo sono cose ce succedono bisogna guardare avanti no? Sono molto triste per quello che è successo in Francia, perché non è tremendo solo per i francesi, ma per tutti, che ci siano persone che hanno compiuto atti simili, è molto brutto“. Lo stesso Pastore ha poi specificato: “E’ molto più brutto per me che tra un paio di giorni tornerò a vivere a Parigi“.
Pastore ha avuto un pensiero anche per la situazione dei suoi cari: “Penso alla mia famiglia, a mia moglie e mia figlia che non sono a Parigi ma per fortuna sono in Italia, ma devo tornare perché io lavoro lì e ho la responsabilità di andare. Sarà un ritorno scioccante e non sarà facile vivere in questa città in questa brutta situazione“.
Pastore era stato convocato dall’allenatore della selecion argentina Martino per giocare nelle partite contro il Brasile e la Colombia, ma è stato lasciato a casa venerdì per via di un problema muscolare alla coscia destra.
