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Quando Del Piero fece alzare in piedi tutto il Bernabéu per applaudirlo (VIDEO)

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Alcune notti non si dimenticano. Alcune notti diventano leggenda. E per Alessandro Del Piero, la serata del 5 novembre 2008 al Santiago Bernabéu è una di quelle destinate a rimanere scolpite nella memoria di ogni appassionato di calcio, juventino o meno.

In una delle cattedrali del calcio mondiale, contro il Real Madrid, il capitano della Juventus firmò una prestazione magistrale, qualche giorno prima di compiere 34 anni, guidando i bianconeri a una vittoria storica per 2-0 in Champions League.

La Juventus arrivava a Madrid per la quarta giornata della fase a gironi della Champions League 2008/09. All'andata, a Torino, i bianconeri avevano già battuto il Real per 2-1. Ma in pochi avrebbero scommesso su un’altra impresa, stavolta lontano dallo Stadio Olimpico di Torino, in un ambiente ostico e in uno degli stadi più prestigiosi d’Europa.

E invece, è proprio in quella cornice magica che Del Piero decise di offrire una delle performance più iconiche della sua carriera. Il primo gol arriva al 17': sinistro secco dal limite dell’area dopo un’azione corale, palla nell’angolino e Casillas battuto. Silenzio tra il pubblico spagnolo, ma solo per pochi istanti: poi, un mormorio di rispetto. Al 67', il bis: questa volta con una splendida punizione pennellata alla Pinturicchio, con Iker Casillas che rimase immobile, fissando il punteggio sul 2-0 che spense ogni speranza di rimonta per i Blancos.

Ma il momento più toccante arrivò al 90'. Claudio Ranieri decise di sostituire Del Piero per concedergli una passerella d’onore. Quando il numero 10 bianconero si avvicinò alla linea laterale, succese qualcosa di raro e straordinario: il Santiago Bernabéu, solitamente implacabile verso gli avversari, si alzò in piedi e dedicò una standing ovation a un fuoriclasse italiano che ha saputo conquistare anche il cuore dei rivali più amorfi.

Un gesto che pochi possono vantare: tra loro, mostri sacri come Ronaldinho, Totti e Maradona.

E stasera la Juventus scenderà in campo proprio lì dove il suo capitano ebbe il suo più alto momento di gloria, quindi abbiamo l’obbligo di rivedere quello che successe la notte del 5 novembre 2008.

 

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