Dopo le proteste di mezza Europa per l’alto costo degli ingressi, la Federcalcio ha annunciato di aver ridotto il prezzo in tutti i settori per le semifinali e la finale, che si giocheranno a Wembley
Dopo l’abbandono degli spalti di Anfield, la pioggia di palle da tennis a Stoccarda e il semideserto del Calderon, il calcio dà un segnale di risposta concreto alle proteste dei tifosi contro l’alto costo dei biglietti stabilito dai club. Ieri la Federcalcio inglese ha annunciato la riduzione dei prezzi dei biglietti in tutti i settori per le semifinali e la finale di FA Cup, che si giocheranno a Wembley nel maggio prossimo.
Un biglietto per la finale costerà 45 sterline (esclusa prevendita), uno per le semifinali ne costerà dai 30 in su, per un risparmio medio di 5 sterline. In un comunicato, la FA ha spiegato che il taglio dei prezzi è stato reso possibile dalla “buona situazione finanziaria” in cui versano le casse federali. Una mossa inaspettata, che arriva a una decina di giorni dalla protesta dei tifosi del Liverpool, che avevano abbandonato Anfield al minuto 77 della sfida con il Sunderland per contestare la decisione del club di elevare il prezzo dei biglietti della tribuna centrale a 77 sterline. La società ha poi fatto marcia indietro, annunciando in un comunicato che i prezzi non verranno toccati e ha addirittura chiesto scusa ai tifosi “per i disagi creati”.
Nel comunicato della FA si legge che “Fino a questo momento, questa stagione calcistica ha visto una presenza di spettatori vicina ai 2 milioni per circa 13 milioni di sterline distribuiti fra i club. Abbassare i prezzi dei biglietti per questi eventi rappresenta un riconoscimento alla dedizione dei tifosi che supportano l’originale spirito della FA Cup”.
