Il Genoa frena il Sassuolo e blinda la permanenza nella massima seria, il Chievo non regala punti salvezza al Carpi
Troppo sfortunato il Frosinone per frenare l’Inter, che ottiene tre punti importanti per credere ancora nella Champions, ora distante 5 punti aspettando la Roma. Il terreno pesante dopo la forte pioggia caduta sulla città laziale ha condizionato il match, le due squadre non hanno espresso bel calcio soprattutto all’inizio. La ripresa offre molti più spunti, il primo pericolo lo regala Murillo, con un colpo di testa che termina alto sopra la traversa. I ciociari rispondono con Paganini, che colpisce il palo interno ad Handanovic battuto. La punizione perfetta di Pavlovic dai 25 metri va ad infrangersi sulla traversa e dopo due legni del Frosinone è l’Inter a portarsi in vantaggio: ottimo cross di Perisic, Icardi si avvita e batte Leali, che non può davvero nulla. E’ il 50esimo centro per l’attaccante in 100 presenze con la maglia nerazzurra. Nel finale viene espulso Blanchard: secondo giallo dopo un intervento scomposto ai danni di Jovetic. Serve una parata miracolosa con le dita di Handanovic per mantenere la porta inviolata sul tiro pericolosissimo di Ciofani. Finisce 1-0 per la squadra di Mancini, che supera la Fiorentina – almeno momentaneamente – e si prende il quarto posto.
Il Chievo si conferma nemico delle formazioni in lotta per non retrocedere. Non concede regali al Carpi, che non riesce a sfruttare il ko del Frosinone. La squadra di Maran vince 1-0, a dieci minuti dalla fine è Sergio Pellissier a consegnare il successo ai gialloblu. Il Genoa ipoteca la salvezza battendo in trasferta il Sassuolo. Decisiva la rete nel primo tempo di Dzemaili, che supera Consigli dopo che il pallone calciato da Matavz si era stampato sul palo. I neroverdi non perdono però terreno in ottica Europa League, perché anche il Milan “stecca” contro la Juventus e le distanze restano invariate, con i rossoneri a +1. I bianconeri di Allegri continuano il percorso netto e mettono pressione al Napoli, che dovrà battere il Verona per non finire a 9 punti dalla vetta sognata. A portarsi in vantaggio a San Siro è il Milan, che inizia meglio e chiama Buffon a fare dei miracoli, a volte aiutato dal palo, fino alla rete al 18′ di Alex, con un colpo di testa imprendibile su calcio d’angolo. Al 27′ risponde Mandzukic, col naso rotto: lancio lungo di Buffon, Romagnoli buca l’intervento, Morata libera in area il corato, che di destro non sbaglia. Nella ripresa i rossoneri centrano la traversa, la Juve prende il palo su punizione di Pogba, che però la gioia la trova e vale il 2-1: cross dalla bandierina, il centrocampista francese controlla di petto, colpisce male ma la palla s’impenna e scavalca Donnarumma.
