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Germania: Federcalcio (e cioccolato) contro i razzisti di Pegida

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

Insulti del movimento populista di destra alla campagna pubblicitaria della Ferrero, che mette le foto Boateng e Gündogan bambini sulle confezioni di un noto snack. Il presidente Grindel: “Fieri della nazionale così com’è”

Sono parole molto chiare, quelle con cui la Federcalcio tedesca, per bocca del suo presidente Reinhard Grindel, ha risposto ai commenti razzisti apparsi sul profilo Facebook di Pegida riguardo a una campagna pubblicitaria della Ferrero: “La nazionale è sempre stata un grande strumento di integrazione e milioni di persone ne sono orgogliosi proprio perché è così com’è”.

Oggetto della polemica è una campagna pubblicitaria della Ferrero, che in questi giorni ha messo sul mercato un’edizione limitata di barrette Kinder che hanno sulla confezione, non la solita immagine, ma le foto dei giocatori della nazionale da bambini. Un riconoscibilissimo Götze, un insospettabile Mario Gomez e poi Boateng e Gündogan, l’uno con il papà ghanese, il secondo di origine turche. “Non ci si ferma davanti a nulla. Dobbiamo davvero comprarli o è uno scherzo?”, commentava Pegida su Facebook accanto alla foto della campagna. “Sono le foto segnaletiche di futuri terroristi?”, si legge fra i commenti degli utenti. Pronta la replica della Federcalcio, che ha parlato di “commenti di pessimo gusto”.
Anche la Ferrero aveva immediatamente preso le distanze dai commenti razzisti apparsi sulla sua pagina Facebook: “Non possiamo tollerare e accettare razzismo e discriminazione”.
Fra l’altro un’analoga campagna pubblicitaria era stata condotta dalla Ferrero 2 anni fa, alla vigilia del Mondiale in Brasile, senza che suscitasse alcuna polemica, nonostante vi comparisse Sami Khedira, di origini tunisine. Ma da 2 anni a questa parte, il clima politico in Germania e non solo si è parecchio inasprito.