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In Ghana la crisi di tifosi si risolve con le donne sexy

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

Contro la carenza di paganti il presidente della federcalcio del paese africano propone: “Facciamole entrare, gli uomini verranno in massa”

Kwesi Nyantakyi presidente della federcalcio ghanese ha una proposta davvero singolare per portare la gente allo stadio: invitare donne sexy alle partite. L’idea bizzarra nasce dalla crisi di presenze nelle partite del campionato nazionale, uno dei problemi principali che i vertici del calcio in Ghana vogliono risolvere. Sembra infatti che gli appassionati di calcio locali preferiscano guardare le partite dei campionati stranieri in televisione piuttosto che pagare il biglietto sabato o domenica pomeriggio negli impianti dove si svolgono le partite della Premier League ghanese. Il parlamento del Ghana ha anche respinto una proposta per trasmettere le partite della Premier League locale live in televisione per evitare che la gente abbandoni del tutto gli stadi ma pare che in ogni caso il trend negativo sia inarrestabile.

I club risentono finanziariamente per questa situazione e così Nyantakyi è pronto ad esplorare ogni strada alternativa nel tentativo di far tornare i tifosi allo stadio: “Io questa cosa non ho mai smesso di dirla… Dobbiamo portare le donne sexy allo stadio, sugli spalti, gli uomini le seguirebbero subito dentro per guardare le partite. La maggior parte di questi uomini quando sentiranno che belle ragazze stanno frequentando lo stadio, faranno tutti il biglietto per seguirle e vederle all’interno dei nostri impianti“. Il 48enne avvocato ha anche aggiunto: “Mi ricordo che ad una partita portammo delle belle ragazze che erano in jeans attillati allo stadio e hanno iniziato a passeggiare per lo stadio, avreste dovuto vedere l’isteria collettiva che si era venuta a creare in tribuna. Gli uomini andavano letteralmente in delirio quando le signore gli si paravano di fronte. Dobbiamo dunque cercare di utilizzare tutti questi trucchi per aumentare la presenza allo stadio“.