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La Croazia resta tabù (e prima nel girone), ma l’1-1 va bene all’Italia

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

Mandzukic si fa parare un rigore da Buffon, ma si fa perdonare segnando il gol del vantaggio. Annullata una rete a El Shaarawy per fuorigioco più che dubbio, il pari lo firma Candreva con un cucchiaio dagli 11 metri

Partita strana a Spalato, non solo per il silenzio surreale dovuto agli spalti deserti causa squalifica per cori razzisti. L’Italia ha disputato una buona gara, pareggiata per 1-1 con la Croazia, gli errori dei singoli e gli infortuni non l’hanno aiutata. Nemmeno gli arbitri. Giusto il penalty fischiato in favore dei padroni di casa al 6′ di gioco, perché Astori travolge Srna, diretto sul fondo: la sciocchezza la commette il difensore azzurro, la decisione è corretta. Alla fine conta poco, perché Mandzukic dal dischetto si fa ipnotizzare da Buffon e si resta sullo 0-0. L’attaccante croato si fa però perdonare all’11’, segnando il gol del vantaggio su cross di Rakitic, pochi secondi dopo una rete annullata ingiustamente all’Italia. A segnare era stato El Shaarawy, su tocco spalle alla porta di Candreva, ma il guardalinee ha annullato per fuorigioco più che dubbio. E proprio durante le proteste gli azzurri si sono fatti infilare, troppo distratti per accorgersi della ripartenza croata. Conte quasi entra in campo, il quarto uomo lo marca ma lo grazia, mentre Buffon si prende un giallo per proteste. Al 25′ Mandzukic scappa ad Astori, mette in mezzo per Kovacic, che viene però anticipato da De Silvestri: il terzino per salvare la porta rimedia una dolorosissima distorsione al ginocchio ed è costretto ad uscire in barella (si teme qualcosa di serio, i legamentei verranno controllati con gli esami strumentali). Al suo posto entra De Sciglio.

Al 32′ Pellè serve El Shaarawy, libero in area ma sprecone: il suo tiro è preda facile di Subasic. Tre minuti dopo, l’arbitro indica il dischetto, stavolta per l’Italia: fallo di mano di Mandzukic, rete di Candreva, che dagli undici metri dimostra il solito coraggio e disegna il pallonetto dell’1-1. Pellè sfiora il raddoppio su una bella palla di Pirlo: l’attaccante del Southamton calcia addosso al portiere. Nella ripresa arriva subito un cambio tra le file azzurre: Buffon, che aveva stretto i denti per tutto il primo tempo (problema al ginocchio destro), dà forfait ed entra Sirigu. Nel secondo tempo le occasioni scarseggiano, l’unico appunto da fare è a Srna, il capitano della Croazia che si fa espellere per uno sciocco giallo (il secondo) al 90′. Le squadre sembrano accontentarsi del pareggio, che in effetti sta bene ad entrambe, visto che lascia invariate posizioni e distanze. La Croazia preserva il primato nel girone H, l’Italia segue a -2. Poco importa se il tabù croato resta tale (non vince da 73 anni). La Norvegia non è riuscita ad avvicinarsi, perché fermata sullo 0-0 dall’Azerbaigian. La Bulgaria ha battuto di misura Malta, con gol di Popov.