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La Juve esce a testa alta, la Champions è del Barça: secondo storico Triplete

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

Apre Rakitic, Morata pareggia, ma non basta. Suarez e Neymar confezionano il 3-1 a Berlino

Ci ha messo tanto cuore, e anche gioco, la Juventus, ma a Berlino non ce l’ha fatta a battere i marziani del Barcellona, che fanno Triplete come ai tempi di Pep Guardiola con un 3-1 arrivato solo al 97′, dopo una partita aperta e sempre in bilico. La Juventus parte con la giusta aggressività e fa sbagliare due volte Mascherano, che regala palla ai bianconeri, scivolando, poi cambia scarpini e prende le misure. Al 4′ il Barcellona trova il vantaggio un po’ a sorpresa, Iniesta innesca Rakitic, che si fa trovare pronto a centro area e spiazza Buffon. Bella azione corale dei blaugrana, 1-0. Il Barcellona non aveva mai segnato così presto in una finale di Champions League. Vidal è il più nervoso, commette due fallacci e si prende il giallo, rischiando tanto nel resto del primo tempo. Al 14′ la squadra di Luis Enrique ha la chance per il raddoppio, Buffon glielo nega con un grande intervento su Dani Alves. Al 38′ Suarez entra in area e conclude in diagonale, un tiro di punta che sfiora il palo lontano di pochissimo. Marchisio è l’unico a provarci degli juventini, poco presenti in avanti, ma il suo tiro più pericoloso (leggermente alto) viene stoppato per un precedente fallo.

Non cambia il copione nella ripresa, al 4′ il Barça dà vita a un contropiede pericolosissimo, un cinque contro tre di cui si rende protagonista Suarez, che tenta con l’esterno di beffare Buffon sul suo palo, ma il portiere è bravo a rimanere in piedi e a tuffarsi al momento giusto, sul lato giusto. Al 10′ Morata riporta in parità il match: tacco di Marchisio per Lichtsteiner, che invita Tevez, il suo tiro viene ribattuto da Ter Stegen, ma c’è lo spagnolo a mettere in rete, confermandosi mattatore importantissimo dopo i due gol al Real Madrid che ne detiene il cartellino. I bianconeri sembrano essersi sbloccati mentalmente e cercano la porta con più frequenza. Bello il destro a giro di Tevez dal limite dell’area, manca però di precisione e finisce sul fondo. Pogba reclama un rigore dopo una trattenuta di Dani Alves, ma proprio sull’azione successiva, e nel momento migliore della Juventus, il Barça fa 2-1: Messi accelera e prova il tiro, Buffon respinge e col destro Suarez non sbaglia il tap-in.

Al 71′ viene annullato il tris dei blaugrana, perché Neymar segna con la mano (aveva prima colpito di testa, è involontario ma c’è). Gli juventini protestano istantaneamente e l’arbitro d’area dà loro ragione, a differenza del guardalinee. Al 75′ è fortunato Ter Stegen, che respinge un cross dalla bandierina direttamente su un suo compagno di squadra concendendo un secondo angolo, ma gli dice bene, perché poteva essere beffato da un autogol. Entra Xavi nei minuti finali e fa 151: è il più presente nella storia della Champions League. All’82’ Piquè scatta bene eludendo il fuorigioco, ma non trova la porta da posizione ravvicinata. Il subentrato Pereyra ha una grossa chance che non sfrutta a due passi da Ter Stegen, Marchisio ci prova da lontano, il suo rasoterra viene deviato in angolo dal portiere blaugrana. Evra si fa male, Allegri sceglie Coman per sostituirlo e si sbilancia, mettendo Lichtsteiner nella difesa a tre. Lui Enrique, invece, si copre: dentro Mathieu, un difensore, per Rakitic, un centrocampista. I sette minuti di recupero sono utili solo per vedere il terzo gol del Barcellona, firmato Neymar, quando la Juventus era tutta in avanti alla ricerca del gol della speranza. I bianconeri escono a testa alta, la Champions League la alza il Barcellona, che fa Triplete per la seconda volta nella storia. Nessuno è riuscito a fare altrettanto.