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NFL: Super Bowl, Panthers-Broncos la sfida che vale tutto

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Nella notte di domenica a Santa Clara va in scena l’atto conclusivo della stagione di football americano

Ci siamo, è arrivato il momento del Super Bowl 50. L’atto conclusivo del campionato NFL di football americano vederà di fronte nella notte tra domenica e lunedì (kick-off alle 00.30) i Carolina Panthers e i Denver Broncos: si gioca in California, al Levi’s Stadium di Santa Clara (la nuova casa dei San Francisco 49ers dopo la demolizione del mitico Candlestick Park nel 2013).

I Panthers, miglior squadra della regular season (15-1), due settimane fa hanno conquistato il titolo della NFC travolgendo per 49-15 gli Arizona Cardinals. Una vittoria firmata dal quarterback Cam Newton, che ha servito 2 touchdown (ai wide receiver Corey Brown per 86 yards e Devin Funchess per 5 yards) e realizzati altri due di persona con due corse rispettivamente da una e 12 yards. I Broncos hanno invece vinto il titolo della AFC piegando per 20-18 i campioni New England Patriots. E se Peyton Manning è riuscito a conquistarsi il viaggio a quella che sarà probabilmente l’ultima partita della sua straordinaria carriera, a salvarlo è stata però la sua difesa. E più precisamente le mani del cornerback Bradley Roby, che a 12″ dal termine ha intercettato il passaggio di Tom Brady sul tentativo di trasformazione da 2 punti dopo il td di Rob Gronkowski. Il 39enne Manning ha chiuso la partita con 2 td all’attivo, ma la sua giocata più importante è stata una corsa da 12 yards su un terzo down nel primo quarto: la corsa più lunga del quarterback dai tempi di quando era un rookie.

Dal 2011 l’allenatore dei Panthers è Ron Rivera, ex linebacker dei Chicago Bears ed ex defensive coordinator dei San Diego Chargers. Il suo lavoro da tecnico era iniziato nel 1999 ai Philadelphia Eagles, come allenatore dei linebacker, lo stesso ruolo che gli avevano inizialmente affidato i Chargers nel 2007 (in mezzo c’erano state 4 stagioni ai Bears come supervisore della difesa), per puoi promuoverlo a capo di tutto il settore difensivo. Con enormi risultati: la sua specialità sono i turnover forzati. Le statistiche di questa postseason descrivono bene i punti di forza di Carolina: hanno concesso più first down di quanti ne abbiano trasformati (44-40), ma è sui terzi down che la squadra di Rivera fa la differenza (16/29 trasformati e 8/21 concessi). I Panthers hanno mantenuto il possesso del pallone per 36’08” contro i 23’51” degli avversari, hanno realizzato 10 td e concessi 5, 8 i sacks contro i 2 subiti da Newton. In attacco hanno coperto 771 yards (690 quelle concesse): 475 di passaggi (552 contro) e 296 di corse (138 quelle concesse).

I riferimenti in attacco, oltre a Newton (35/50 per 496 yards, 3 td serviti, un intercetto subito, 21 corse per 50 yards e 2 td), in questa post season sono stati il running back Jonathan Stewart (38 corse per 189 yards e 2 td) e il wide receiver Greg Olsen (12 ricezioni per 190 yards e un td). In difesa, degli 8 sacks, 2 a testa li hanno firmati Kawann Short e Charles Johnson, mentre dei 6 intercetti, 2 a testa sono di Luke Kuechly e Kurt Coleman.

Gary Kubiak è invece alla prima stagione da capo allenatore dei Broncos. Dal 2006 al 2013 ha allenato gli Houston Texans, portati alla doppietta in AFC South (2011-12), che mai avevano vinto prima nella storia, e fino alle semifinali di conference nelle medesime stagioni. Prima di approdare a Houston, per 11 stagioni aveva ricorperto il ruolo di coordinatore dell’attacco proprio ai Broncos, mettendo in bacheca 2 Super Bowl e 3 titoli in AFC West division: Kubiak era la guida di John Elway tra il 1995 e il 1998 e di uno degli attacchi più dominanti nella storia della NFL. Prima del ritorno a Denver, nel 2014 aveva ricoperto il ruolo di offensive coordinator nei Baltimore Ravens.

Nelle statistiche di post season, emerge come i Broncos abbiano convertito pochi terzi down (9/32), ma ancor meno hanno concesso in difesa (4/27). Equilibrate le cifre dei possessi: 30’40” per Denver, 29’19” per i suoi avversari. E in questi possessi i Broncos hanno coperto 568 yards (732 quelle concesse), con 360 di passaggi e 208 di corse. Le statistiche di Manning raccontano di un 38/69 nei passaggi, 2 td serviti, 4 sacks e nessun intercetto. A correre hanno pensato C.J. Anderson (31 corse per 144 yards e un td) e Ronnie Hillman (24 corse per 54 yards). E se i due td su ricezione portano la firma del tight end Owen Daniels, i bersagli preferiti di Manning sono stati Emmanuel Sanders (10 prese per 147 yards) e Demaryius Thomas (6 prese per 52 yards). In difesa le certezze si chiamano Von Miller e DeMarcus Ware, rispettivamente 2 sacks, uno e uno in cooperazione. Miller che ha all’attivo anche un intercetto.

I Panthers hanno partecipato in passato a un solo Super Bowl, quello del 2004 perso contro i Patriots (32-29) a Houston. Sono 7 invece le presenze al Super Bowl dei Broncos, che lo hanno vinto 2 volte (doppietta 1998-99): nell’ultima occasione, 2 anni fa a East Rutherford (New Jersey), sono stati travolti per 43-8 dai Seattle Seahawks.

Sulla lavagna di planetwin365, i favori del pronostico sono per i Panthers, bancati a 1.40 contro il 2.89 dei Broncos. E si può scommettere anche sui punti totali del match: se saranno meno di 45 la quota e a 1.84, mentre oltre i 45 la quota è di 1.94. Considerando la forte propensione difensiva dei Panthers e l’equilibrio nel gioco dei Broncos, risulta davvero difficile pensare a un punteggio alto.